Dopo la rivoluzione, è ora della ricostruzione. Mauricio Pochettino ha preso il timone della squadra che fino a Natale era stata di Tuchel. E l’ex allenatore del Tottenham si ripresenta a Parigi con idee molto chiare. Le sue parole in conferenza stampa, sono riprese dall’Equipe.
MESSI – Pochettino è un volto conosciuto. “Il club è cambiato molto. Ho una grande responsabilità, ma la pressione mi piace. La Champions League è un obiettivo. Per adesso siamo in costruzione, ma con il ritorno degli indisponibili avremo una rosa incredibile e ci faremo trovare pronti per la sfida contro il Barcellona”. A proposito di Barcellona. Tante, le voci su un possibile arrivo a Parigi del suo connazionale Messi. “Credo che Babbo Natale abbia già fatto un ottimo lavoro, quando mi ha dato la possibilità di firmare per questo grande club. Sono voci, ma qualsiasi grande giocatore qui è il benvenuto”.
ERIKSEN – Non solo Messi. Si parla, e anche parecchio, di Eriksen. Un giocatore che Pochettino conosce molto bene. Ciò non significa che abbia già le valigie pronte per Parigi. “Con Leonardo siamo in contatto quotidiano. La società è consapevole delle possibilità che ci sono sul mercato, abbiamo un ventaglio abbastanza ampio di scelte e la possibilità di prendere la decisione migliore. Concentriamoci a lavorare con i giocatori che abbiamo a disposizione, ci sono diversi elementi che devono recuperare dagli infortuni”.
SCELTE – Spazio anche per le scelte. Si parte dai punti fermi: “Non mi piace parlare di moduli. Marquinhos è il capitano della squadra. Continuerà ad esserlo. Non è il momento di parlare delle decisioni che prenderò in futuro. Possiamo giocare a tre o a quattro dietro. Verratti può giocare anche da trequartista. Il calcio è uno sport di movimento e la squadra si troverà inevitabilmente in posizioni diverse a seconda delle partite e delle fasi di gioco. Quando Neymar inizierà ad allenarsi con la squadra, troveremo la posizione migliore per lui in modo che possa rendere al massimo come tutti gli altri”. Lo stesso concetto vale per Mbappé. “Può muoversi sia da attaccante centrale che esterno, la vera sfida consiste nel trovare la soluzione che permetta alla squadra di esprimere tutto il suo potenziale.