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Alessandro Florenzi e i suoi primi mesi a Parigi.

Il terzino del PSG si sta ambientando alla grande nella nuova realtà francese, dopo che nella Roma di Paulo Fonseca non era riuscito a trovare la giusta continuità. Grande corsa e sacrificio per il giocatore di Vitinia, caratteristiche che lo hanno ripagato con gol e prestazioni sempre sopra la media. Intervenuto ai microfoni ufficiali del club parigino, il classe ’91, si è raccontato a 360°, trattando diversi temi; dall’inizio della sua avventura in un campionato tutto nuovo come la Ligue 1 ai suoi sogni e obiettivi futuri.

LA LIGUE 1 – “Molto bene, i ragazzi mi hanno accolto in modo fantastico. Mi sono inserito benissimo nel gruppo in poco tempo. Conoscevo già qualcuno di loro e questo mi ha ovviamente aiutato molto. Leandro Paredes ha giocato con me alla Roma e chi parla italiano mi ha aiutato ad ambientarmi, ma parlo anche spagnolo dopo l’esperienza al Valencia e anche questo ha aiutato. Sono in un nuovo campionato che non conoscevo e mi ha sorpreso sotto ogni punto di vista. Certo imparare il francese non è facile, ma ci sto provando perché voglio sentirmi ancora più a casa qui a Parigi”.

PRIME RETI IN MAGLIA PARIGINA – “Sì, è il mio stile di gioco. Mi piace attaccare molto e noi lo facciamo come squadra, ma dobbiamo essere molto attenti anche in difesa. Per attaccare bene, soprattutto bisogna essere organizzati dietro. Su questo noi lavoriamo in allenamento. Il gol con l’Angers? Penso di averne fatti anche di più belli in vita mia. Era quello che volevo fare. Ho controllato il pallone bene, era la mia unica opzione ed è andata bene. Spero di segnare più gol e spero che presto avremo anche i nostri tifosi allo stadio perché ci mancano molto”.

L’ARRIVO DI POCHETTINO – “Un nuovo allenatore significa nuove idee tattiche. Dobbiamo ascoltare quello che dice e fare di tutto per applicare il suo modo di giocare. Sono nuove idee che stiamo cercando di imparare. Non è facile perché il mister è qui da poco, ma sta andando tutto bene. Lo staff ha spiegato immediatamente il loro metodo di lavoro. Dobbiamo dare tutto, siamo una squadra e dobbiamo andare avanti insieme”.

PRIMO TROFEO VINTO – “Onestamente è stata una bella emozione. Non mi aspettavo questa celebrazione da parte dei miei compagni ed è stato emozionante. Ora che ho vinto il mio primo trofeo non voglio fermarmi qui, voglio continuare a vincere più trofei possibile anche se non è mai facile. Tutti giocano al 110% contro il PSG e dobbiamo dare il nostro meglio per difendere questa maglia”. 

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