La squadra francese è ormai una vera e propria collezione di figurine. I primi screzi sono già arrivati e le personalità ingombranti a volte confliggono. Cosa insegna il passato di Barça e Bayern, e gli esempi dagli altri sport
“Not one. Not two. Not three…” Una frase ballerina, il guerresco proclama di un capitano di ventura, che nonostante il proprio personale, e indiscutibile, eroismo, ha mal calcolato il valore dei restanti contendenti, presenti sul campo di battaglia. A volte può esser questo l’inizio della fine, per referenze chiedere ad un certo Lebron James che, dopo lo sbandierato assunto di grandezza futura, avrebbe lasciato Miami con soltanto due titoli in cassaforte. Che non sono pochi, sia chiaro, ma che sono stati ben più sofferti del previsto (il secondo soprattutto) e certamente molti meno dei “sette” identificati dal Prescelto come il giusto capolinea del proprio conteggio di inizio racconto, convinto che in Florida avrebbe raggiunto e poi superato il fantasma di Michael Jordan.