Campioni sì, ma anche ragazzi. Come Pulisic, che ha ricordato di quando, già nella rosa della nazionale, ha chiesto all'allora CT Klinsmann se poteva...andare al classico ballo del liceo!

Calciatori, sì, ma anche ragazzi. Quando si parla di giovanissimi talenti, bisogna ricordare che in fondo i campioni del futuro sono ancora dei teenager. E che, nonostante vivano in un mondo dorato come quello del pallone, hanno le stesse necessità e gli stessi interessi dei loro coetanei. Come Christian Pulisic, speranza del calcio a stelle e strisce da quando era ancora uno studente delle superiori. E proprio di quel periodo della sua vita il calciatore del Chelsea ha parlato in una lunga intervista a TheAthletic. Ricordando di quando, già nella rosa della nazionale, ha chiesto all'allora CT Jurgen Klinsmann se poteva...andare al classico ballo che si tiene alla fine della carriera liceale di ogni statunitense.

BALLO - Una richiesta comprensibile, se non fosse che il giorno dopo gli USA dovevano giocare un'amichevole di preparazione alla Copa America. Ma Pulisic...ha chiesto comunque. "La notte prima della partita con la Bolivia, sono andato al ballo del liceo. È stata una cosa assurda. Mi ero allenato con la nazionale e ho detto a Klinsmann, 'posso chiedere una cosa assurda?'. Sapevo che la festa era in un'altra città, ma gli ho spiegato che mi ero già perso tante altre esperienze e che i miei compagni volevano tantissimo che io ci andassi. Jurgen ha parlato con sua moglie e alla fine ha dato il suo ok". Il tutto grazie all'intercessione della signora Debbie, che da buona americana ha spiegato a suo marito quanto sia importante il ballo nella cultura statunitense.

VOLO - Dunque, Pulisic ha l'ok del CT e può...volare via. Già, perchè il ritiro è in Kansas ma lui va a scuola in Pennsylvania. "Sono volato a Harrisburg subito dopo l'allenamento e sono andato al ballo, che era ad Hershey. È stata una nottata lunghissima, ho ballato tutto il tempo e sono andato anche a un paio di feste. Non puoi andare al ballo della scuola e poi non fermarti a qualcuna delle feste che si fanno dopo! Ho evitato di bere e sono volato di nuovo in Kansas la mattina successiva, ho dormito tre ore sull'aereo. Quindi ero un po' stanco e non ho giocato titolare, ma sono subentrato e alla fine ho addirittura segnato!". Insomma, tutto è bene quel che finisce bene...

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