Nel 2007 l'Arsenal viene invitato a Buckingham Palace per un tè con Elisabetta II. Titì all'epoca era il capitano dei Gunners e quindi spetta a lui presentare tutta la squadra alla Regina, ma è più facile a dirsi che a farsi...

Dopo aver rimandato un'intera giornata di Premier League (e anche qualche match del weekend che verrà), il calcio inglese riparte a seguito della morte della Regina Elisabetta II. I timori per una contestazione della monarchia ad Anfield sono stati esagerati, al momento del minuto di silenzio qualcuno ha cercato di disturbare, ma la stragrande maggioranza dei tifosi dei Reds ha zittito chi ha tentato di rovinare il momento di ricordo della sovrana. Ma anche lontano dal campo non sono mancati i tributi a una donna che ha segnato indelebilmente settant'anni di storia...e di calcio. Dunque, negli studi della CBS agli opinionisti viene chiesto un ricordo personale legato alla figura della Regina. E il migliore è quello di Thierry Henry.

Nel 2007 l'Arsenal viene invitato a Buckingham Palace per un tè con Elisabetta II, in un incontro poi rimasto celebre per la volontà del terzino Emmanuel Ebouè di...abbandonare la carriera da calciatore e di intraprendere quella di dog sitter dei tantissimi corgi di Sua Maestà. Ma se l'ivoriano quel giorno si è divertito non poco, al francese non è andata poi così bene. Titì all'epoca era il capitano dei Gunners e quindi spetta a lui presentare tutta la squadra alla Regina. Ma l'emozione, si sa, può giocare bruttissimi scherzi... "Ho avuto l'opportunità di incontrare la Regina ed ero nervosissimo! Guardatemi, sembrava come se dovessi giocare una partita", commenta il campione del mondo 1998 guardando le immagini.

E il nervosisimo è così tanto che Henry...si dimentica il nome di un compagno di squadra. "Ho guardato Julio Baptista e mi ero dimenticato il suo nome! Pensavo solamente 'chi è lui, chi è lui'". Una situazione complicata persino per chi ha giocato le partite più importanti che ci sono nel mondo del calcio. E quindi Titì per poco non decide di tornare alle origini. "Quando sei così nervoso il primo pensiero è quello di parlare nella tua lingua madre, quindi ero tentato di presentare la squadra alla Regina in francese". Non che la monarca non lo avrebbe capito. Come ha spiegato il presidente transalpino Macron, Elisabetta II parlava bene la lingua di Dumas e di Victor Hugo. Ma forse, senza l'aiuto di Henry, neanche lei avrebbe...riconosciuto Julio Baptista!

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