Un anno dopo la sua scomparsa in un tremendo incidente aereo, la leggenda di Kobe Bryant è più forte che mai. Il cestista dei Lakers, che ha scritto la storia della NBA vincendo cinque campionati e guidando la nazionale a stelle e strisce a due ori olimpici, continua a essere nei cuori di tutti. E anche il mondo del calcio lo ricorda, perchè tra gli amici di Kobe c’erano parecchie delle stelle del pallone. Normale, verrebbe da dire, considerando che per sette anni ha vissuto in Italia, dove, per quanto il basket fosse la sua grande passione, di certo non poteva sfuggire al fascino della Serie A e più in generale del calcio.

DINHO – Non sorprende dunque una bella amicizia con un altro fenomeno non da poco, Ronaldinho. Il brasiliano è stato una delle celebrità più scosse dalla morte di Kobe, anche perchè il loro rapporto era davvero particolare. E come ricorda Give Me Sport, lo stesso Bryant in una intervista diventata virale dopo il tragico addio aveva raccontato di quando il verdeoro gli aveva fatto conoscere un ragazzino destinato a diventare…il Kobe Bryant del pallone. “Vi racconterò una storia. Anni fa, il Barcellona è venuto a Los Angeles. Stavo parlando con Ronaldinho, che è un mio grande amico, e lui mi fa: ‘Kobe vieni, ti faccio conoscere il ragazzo che diventerà il miglior calciatore di tutti i tempi'”. Neanche a dirlo, si parla di Leo Messi.

(Photo by Denis Doyle/Getty Images)

MESSI – Bryant però non è convinto, perchè all’epoca Ronaldinho…era Ronaldinho. “Io gli ho risposto ‘ma che dici, il migliore sei tu’, ma lui mi ha detto ‘no no, questo ragazzo diventerà il migliore’. E quel ragazzo di appena 17 anni era Messi”. A parte le evidenti doti…profetiche di Dinho, il rapporto tra il Mamba e la Pulce è continuato negli anni da quel primo incontro. E quindi, quando Kobe se n’è andato troppo presto, l’argentino ha condiviso una foto di Bryant con una didascalia significativa: ““Non ho parole, tutto il mio amore va alla famiglia e agli amici di Kobe. È stato un piacere conoscerti e divertirmi assieme a te. Eri un genio come pochi altri”. E scritto da Messi, è tutto dire…

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