Se si parla di "Mister Chelsea", il primo volto che viene in mente è quello di John Terry, promosso capitano nel 2004 da Josè Mourinho. Eppure, persino lui dovrà pur aver imparato da qualcuno. E quel qualcuno si chiama Dennis Wise.
Essere il capitano di una squadra significa avere doti di leadership in campo e fuori, con la capacità di aiutare i compagni in ogni frangente e di far crescere i più giovani, inculcando loro quelli che sono i veri valori del club che si rappresenta. Un compito che nel corso degli anni John Terry ha svolto alla perfezione. Se si parla di "Mister Chelsea", il primo volto che viene in mente è quello dell'ex difensore, promosso capitano nel 2004 da Josè Mourinho, uno che in quanto a carattere se ne intende parecchio. Eppure, persino lui dovrà pur aver imparato da qualcuno. E quel qualcuno si chiama Dennis Wise, che aveva la fascia quando Terry cominciava ad affacciarsi in prima squadra.
MACCHINA NUOVA - Wise, che ora è amministratore unico del Como, è stato a lungo il capitano più decorato del Chelsea, prima che proprio Terry gli togliesse il primato. Anche grazie a qualche lezione di vita ricevuta dal collega, come ha raccontato l'ex difensore al podcast The Footballers Guide to Football. Terry torna con la memoria al 1999, anno della sua prima presenza in Champions League. Un momento importante, tanto che l'inglese decide di farsi un regalo. Un qualcosa che Wise non apprezza molto. "Avevo 19 anni e ho avuto la stupida idea di comprarmi una macchina con il bonus della presenza in Champions. Quindi arrivo con la mia macchina nuova, Wise mi incontra in corridoio e mi prende per il collo davanti a tutti: 'Chi ti credi di essere? Prendi quella macchina e riportala subito indietro'". Non un consiglio, ma un ordine.
SAGGIO - Che Terry, neanche a dirlo, esegue immediatamente. "Mi ha fatto riportare indietro la macchina e ci ho perso dei soldi. Ma mi ha portato in giro a cercare una casa, perchè mi ha consigliato di comprarne una ed è stata un'ottima idea". Ripensandoci ora, si tratta di uno dei momenti chiave per il futuro calcistico di Terry. "All'epoca mi sono vergognato, ma è la cosa migliore che potesse accadermi. Quindi lo ringrazio per tutto l'aiuto che ci ha dato, soprattutto quando si trattava di guidare i giovani. Dennis non pensava soltanto ai calciatori della prima squadra, ma anche ai ragazzi più piccoli". Insomma, un capitano molto saggio. Del resto, il cognome di Wise...significa proprio quello!
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