È stata una delle ultime operazioni dello scorso mercato di gennaio a essere concluse. Dopo una lunga telenovela, Aaron Ramsey ha lasciato la Juventus per trasferirsi ai Glasgow Rangers. Una soluzione in extremis, con i bianconeri che parteciperanno all'ingaggio del gallese da qui a giugno, ma quantomeno risparmieranno parte degli oltre tre milioni di euro netti (quindi circa sei lordi) che avrebbero dovuto versare entro fine stagione. Un'occasione per il centrocampista per trovare quella continuità che non ha mai avuto a Torino e provare a rilanciarsi, per riattivare gli interessi di mercato intorno a lui.

DUBBIO RISCATTO - Inizialmente l'idea della Juve era di inserire un obbligo o, almeno, un diritto di riscatto a determinate condizioni nella cessione del classe '90. Di fronte ai mancati accordi con i vari club che si erano fatti avanti in tutto il mese, dal Newcastle al Crystal Palace, nelle ultime ore del 31 gennaio Federico Cherubini e i suoi collaboratori hanno strappato la miglior intesa possibile, ovvero un prestito secco senza alcuna condizione per rendere poi definitivo il trasferimento. A giugno, quando ci sarà da ridiscutere il futuro di Ramsey a un anno dalla scadenza del suo contratto coi bianconeri, verranno fatte tutte le valutazioni. Con i Rangers che potranno contare su una corsia preferenziale in caso di volontà di acquisto del gallese.

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