Serata da dimenticare per i Blancos, che cadono in casa per 2-1 stesi da un rigore di Lucas Perez e una rete di Joselu. Zizou colleziona il terzo k.o. in Liga (il secondo casalingo) e scivola a -6 dalla vetta
Brusco risveglio per i Blancos dopo il successo di San Siro contro l'Inter. Il Real Madrid si riscopre fragile e a corto di idee contro un Alavés che si applica e ringrazia, mentre in casa nerazzurra sorgerà più di qualche rimpianto ripensando a mercoledì. I baschi fanno festa grazie a un gol per tempo, condannando i madrileni al terzo k.o. stagionale in campionato, il secondo tra le mura amiche dopo quello contro il Cadice. Inutile l'assalto finale con l'illusorio gol di Casemiro. Il tentativo di rimonta sbatte contro la traversa colta da Isco al 95' e il Madrid scivola a sei lunghezze dalla vetta.
Uomini contati
—Prosegue l'emergenza per Zizou, che rimanda ancora il rientro di Benzema a scopo precauzionale in vista del fondamentale impegno di Champions contro lo Shakhtar. Ma il tecnico francese torna comunque alle origini con il tradizionale 4-3-3 che rispedisce Odegaard in panchina nonostante l'incoraggiante prova contro l'Inter. Davanti, a fare le veci di Benzema, c'è nuovamente Mariano accompagnato da Hazard e Asensio, mentre a centrocampo torna dall'inizio il blocco classico con Casemiro nel ruolo di frangiflutti davanti a una difesa rabberciata come da un po' di tempo a questa parte. Sulle corsie si rivedono Marcelo e Lucas Vazquez, quest'ultimo dirottato sulla linea di difesa per il nuovo stop di Carvajal. Come se non bastasse, la cattiva sorte si accanisce ulteriormente con i Blancos dopo nemmeno mezzora di gioco, quando Hazard è costretto a uscire per una botta lasciando il posto a Rodrygo.
Real irriconoscibile
—Che sia una serata storta per la banda di Zizou lo si capisce già al 5': maldestro tocco di braccio in area da parte di Nacho e rigore trasformato da Lucas Perez per gli ospiti. La repentina rete mette le ali ai baschi e tramortisce il Real Madrid, da quel momento in balìa delle fulminanti ripartenze avversarie. Non funziona quasi nulla nei meccanismi dei Blancos, sistematicamente in difficoltà nel gestire il pallone e soprattutto nel frenare le scorribande dei vari Jota, Rioja, Joselu e Perez. Zizou assiste solo a qualche timido tentativo di Mariano e a una clamorosa doppia occasione sprecata da Kroos in chiusura di primo tempo sull'unica dormita della difesa basca. Troppo poco per pensare di risollevare le sorti di una sfida che si mette ancora peggio a inizio ripresa, quando Joselu sfrutta un errato rinvio di Courtois per firmare il raddoppio. Zidane le prova tutte spendendo i quattro cambi rimanenti, ma la musica non cambia. Al contrario, al 62' servono i riflessi di Courtois per evitare un altro schiaffo, così come nei primi 45' in un tu per tu con Perez.
Bandiera Blanca
—Dopo aver rischiato il tracollo, i Blancos provano a rialzare la testa negli ultimi 20' grazie alla spinta di Vazquez, per due volte vicino alla rete che avrebbe potuto riaprire i giochi. E invece non c'è nulla da fare. L'Alavés registra la difesa e si accomoda davanti a Pacheco chiudendo ogni spazio. I Blancos ci provano comunque fino alla fine, trovando anche un'iniezione di fiducia grazie al tap-in ravvicinato di Casemiro che riapre i giochi all'86'. Peccato sia troppo tardi e la buona sorte guardi altrove, perché proprio allo scadere Isco scheggia la traversa obbligando Zizou ad alzare bandiera bianca. Alla fine gioisce meritatamente un Alavés concreto, attento e combattivo, che festeggia il secondo successo della sua storia a Madrid a distanza di vent'anni. Per Zizou, invece, la situazione in classifica inizia a farsi complicata.
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