I blancos vanno sotto dopo il rigore di Oyarzabal, ma poi dilagano con Camavinga, Modric, Benzema e Asensio. E il Siviglia scivola a meno 8
Settimo risultato utile di fila e otto lunghezze di vantaggio sui diretti inseguitori. Procede indisturbata la corsa del Real Madrid al comando della Liga, sempre più a tinte madrilene grazie al netto successo della truppa di Ancelotti sulla Real Sociedad e al pareggio raccolto venerdì dal Siviglia. I Blancos hanno colto al volo l’occasione senza tremare dopo lo svantaggio lampo firmato da Oyarazabal, prendendosi la vittoria grazie a due reti per tempo. A sego prima Camavinga e Modric, quindi Benzema (su rigore) e la zampata finale di Asensio. Il francese sempre più “Pichichi” a quota 20 reti.
EMERGENZA IN MEZZO
—Mentre nella casa Blanca si pensa già alla cruciale sfida europea di mercoledì contro il Psg, Ancelotti deve invece sciogliere un complicato rompicapo in mezzo al campo già a partire dalla sfida contro i baschi: l’indisponibilità di Kroos e Valverde, bloccati in infermeria, impone scelte e decisioni comunque azzardate, ma la panchina madrilena garantisce talento in abbondanza. Difatti, accanto a Modric e Casemiro il tecnico emiliano può contare su Camavinga, non a caso protagonista della riscossa madrilena dopo una prima mezzora in salita. Il consueto ballottaggio in avanti tra Asensio e Rodrygo stavolta è vinto dal brasiliano, che accompagna i due inamovibili Benzema e Vincius.
RIMONTA LAMPO
—Si diceva di Camavinga, bravo a farsi trovare pronto e a osare quando ne ha l’occasione, come quella che gli capita sul sinistro al 39’: breve sguardo a Remiro, botta secca a mezza altezza e palla dentro a fil di palo per il pareggio. Sì, perché i baschi avevano beneficiato di un rigore dopo appena 10’ (fallo di Carvajal su Silva) gelando il Bernabeu con Oyarzabal, dopodiché un lungo monologo dei padroni di casa. Ma serve il sinistro del centrocampista francese per imprimere la giusta scossa a una truppa che fino a quel momento si era resa pericolosa solo con due spunti di Rodrygo e Casemiro. Il pareggio di Camavinga segna il punto di svolta non solo in termini di supremazia territoriale, ma anche di occasioni. Da quel momento, infatti, i Blancos costruiscono altre cinque palle gol riuscendo a completare la rimonta prima ancora di andare al riposo. Il merito è di Modric, che dopo aver servito il pallone del pareggio a Camavinga s’incarica di firmare il sorpasso con un colpo da biliardo da fuori area: sinistro sul palo più lontano e Remino battuto per la seconda volta nel giro di 4’.
BENZEMA E POKER FINALE
—Dal 40’ in poi i Blancos cambiano marcia anche perché nella sfida irrompe un Benzema fino a quel momento sonnolento. Nella successiva mezzora, invece, il francese mette a referto due reti annullate per fuorigioco millimetrico e tre chiare occasioni da rete. Il Madrid non si limita più a tirare dalla distanza, ma inizia a trovare praterie per sfondare in area avversaria. A tenere in partita i baschi, che raramente oltrepassano la mediana, sono solo le parate di Remiro (due decisive su Modric e Benzema). Ma nel frattempo i Blancos ritrovano il “feeling” con il Var, che, dopo aver tolto due reti a Benzema, consegna un rigore per fallo netto di Aritz su Vinicius: preciso destro di Benzema e partita chiusa. La resa della Real Sociedad è infatti totale, tanto che una manciata di minuti dopo arriva anche il poker di Asensio (comoda deviazione a centro area) su assist arretrato di Carvajal. Adesso testa alla Champions.
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