La doppietta di Raul Garcia lancia i baschi verso la sfida col Barcellona: a Zidane non basta Benzema. Asensio colpisce due pali
Serata amara e anche un po’ stregata per il Real Madrid, che dice addio al primo trofeo stagionale. A guadagnarsi il diritto di giocare la Supercoppa nella finale di domenica contro il Barça è infatti l’Athletic, bravo a capitalizzare l’uno-due messo a segno nel primo tempo. I Blancos si devono arrendere dopo due clamorosi legni di Asensio e la zampata illusoria di Benzema. Un boccone duro da digerire per i madrileni, che pagano caro il primo k.o. dopo nove risultati utili consecutivi.
STRADA IN SALITA
—Truppa quasi al completo per Zizou, costretto a rinunciare solo all’acciaccato Carvajal. Per il resto, Zidane non fa sconti, puntando nuovamente su Hazard e Asensio insieme a Benzema. Risponde a tono Marcelino, disegnando un 4-4-2 spiccatamente offensivo con Muniain e De Marcos sulle corsie esterne a supporto di Williams e Garcia. I baschi scelgono di attaccare senza il minimo timore e l’asfissiante pressing alto manda in affanno un Madrid che impiega che impiega 15’ prima di trovare il passo giusto. Ma la regia di Kroos e i buoni movimenti tra le linee di Hazard e Asensio riescono a produrre i primi tentativi verso la porta di Unai Simon. Il problema per i Blancos è che i baschi sono fulminei nell’orchestrare le ripartenze e micidiali nello sfruttare le amnesie avversarie. E sulla prima svista della serata, al 18’, Raul Garcia non perdona: appoggio errato di Lucas Vazquez, imbucata per l’attaccante rojiblanco e destro rasoterra che fulmina Courtois. Lo svantaggio fa sbandare i madrileni nonostante l’impegno del terzetto offensivo, che si scambia continuamente di posizione senza trovare varchi utili.
ERRORI FATALI
—Il primo tempo dei Blancos si chiude anche peggio, perché un nuovo errore di Lucas Vazquez consente alla squadra di Marcelino di allungare ancora prima del riposo: errore di posizione del galiziano, cintura da dietro su Inigo Martinez e rigore inevitabile che Garcia trasforma con freddezza. I Blancos stavolta accusano il colpo e faticano a reagire anche dopo il rientro in campo. Nel frattempo, i baschi sfiorano anche il terzo gol con Muniain, che al 53’ grazia Courtois per un paio di centimetri. Il segnale di riscossa che Zidane attendeva che dai suoi arriva solo intorno al 60’ ed è tanto furioso quanto sfortunato: nel giro di cinque minuti scarsi le speranze dei Blancos s’infrangono per due volte sui legni, quelli centrati da Asensio con una girata da pochi passi e un tiro dal limite.
ILLUSIONE E RESA
—Come accade solitamente, a suonare la carica è Benzema, che trova la zampata vincente al 73’ nonostante una prestazione svogliata e sotto ritmo. Nella speranza di completare la rimonta, Zidane si gioca anche le carte Vinicius e Valverde per Hazard e Modric. Il Madrid degli ultimi dieci minuti è arrembante, complice anche lo spostamento in attacco di Ramos. L’ultimo tentativo è proprio del capitano, ma il suo colpo di testa all’89’ si spegne a lato di un soffio, come il sogno di Zizou di difendere il titolo conquistato lo scorso anno.
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