Quando si parla di giovani, il Borussia Dortmund è una delle società che lavora meglio per lo sviluppo dei talenti. Ma andare in giallonero non dà sempre la certezza di mettersi in mostra. E a dimostrarlo c'è la storia del brasiliano Reinier...

Quando si parla di giovani calciatori, il Borussia Dortmund è una delle società che lavora meglio per lo sviluppo dei talenti. Sono tantissimi i giocatori che hanno spiccato il volo dopo essere stati...intercettati dai gialloneri, a partire da Erling Braut Haaland, ma non dimenticando anche Jadon Sancho o Jude Bellingham, che certamente sarà la prossima cessione eccellente dei tedeschi. Eppure, non è detto che tutte le ciambelle riescano col buco. Andare a Dortmund non dà sempre la certezza di mettersi in mostra. E a dimostrarlo c'è la storia del brasiliano Reinier, centrocampista classe 2002 che il Real Madrid ha acquistato dal Flamengo per 30 milioni. I Blancos speravano che il prestito biennale ai tedeschi lo facesse crescere, ma sono rimasti delusi.

Ma mai quanto lo stesso calciatore, che nel podcast Gringolandia ha sparato a zero contro il club giallonero, spiegando che nel periodo trascorso a Dortmund non gli è mai stata data la possibilità di dimostrare il suo valore. "L'unica cosa che volevo era andarmene da lì, ho buttato due anni. Io ho fatto tutto quello che dovevo fare, mi presentavo tutti i giorni al centro sportivo, mi allenavo e tornavo a casa. Ero sempre in orario, ho sempre rispettato tutte le persone che lavorano lì, quindi ho la coscienza pulita". Ma evidentemente non è bastato, perchè il suo rendimento in Germania parla di 39 partite (ma quasi tutti spezzoni, per un totale di appena 700 minuti), un gol e un assist. Abbastanza per...voler scappare.

Anche perchè nei due anni di prestito il valore di Reinier è crollato. Non una buona notizia per il Real Madrid, che in questa stagione ha deciso di prestarlo di nuovo, ma più...vicino a casa, al Girona. E da quelle parti il brasiliano sembra trovarsi bene. "Ho avuto un buon inizio, sto guadagnando fiducia in me stesso e sto giocando sempre di più. Sono molto contento di questa decisione, sia per me che per la mia famiglia". E poi l'anno prossimo, forse, il ritorno al Real. "Voglio seguire il mio percorso, che sia qui o in un'altra squadra. La cosa più importante per me è essere felice e fare del mio meglio". Magari, senza mettere più piede a Dortmund...

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