Preoccupazione in Inghilterra, con sette gare rinviate: ma il boxing day ci sarà. E in Francia il “caso Bordeaux” allarma come i contagi in Baviera. Spagna: nessun rinvio. Per ora

Con Udinese-Salernitana, la Serie A torna a vedere i fantasmi dei rinvii per positività da Covid-19, un’evenienza che si è verificata più volte nella scorsa stagione e che ora minaccia di ritornare a stravolgere il campionato italiano.

Nel resto dei campionati top d’Europa, intanto, c’è chi già sta facendo da un paio di settimane i conti con questi stop forzati ma non vuole fermarsi, mentre altre leghe tengono duro sperando che la pausa invernale, seppur breve, dia respiro alla moltiplicazione dei contagi nel calcio.

In Inghilterra

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La Premier League, su tutte, è la lega che sta risentendo maggiormente dell’ondata di coronavirus di questo fine 2021, in linea con la situazione più in generale della Gran Bretagna a livello nazionale. Tutto è cominciato con il Tottenham e con lo stop obbligato della sfida in casa del Brighton domenica 12 dicembre. La squadra di Antonio Conte aveva appena dovuto dare forfait nel match di Conference League contro il Rennes – che poi gli è costato l’eliminazione dalla competizione – e anche in campionato si era trovata impossibilitata a scendere in campo. Un caso isolato in quella 16esima giornata di Premier League, ma già al turno successivo, infrasettimanale, i casi erano diventati tre: stop a Brentford-Manchester United, Burnley-Watford e Leicester City-Tottenham. E poi ancora, nel weekend appena terminato si sono disputate soltanto quattro partite su dieci. Un vero disastro, che però non ha convinto i club a optare per uno stop definitivo: il Boxing Day del 26 dicembre non si tocca, almeno per quei match che si possono programmare con rischi limitati. Successivamente, ci saranno altri due turni fino al 3 gennaio prima di una pausa di due settimane.

In Germania

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La Germania non se la passa benissimo, soprattutto in alcune aree specifiche come la Baviera. L’attenzione sul tema è altissima, come testimoniato dal caso di Joshua Kimmich e di altri quattro compagni del Bayern Monaco e come ribadito dall’episodio dell’allenatore del Werder Brema (Seconda divisione) che si è dovuto dimettere dopo le voci sulla falsificazione del suo green pass. Tuttavia la Bundesliga ha resistito stoicamente nonostante qualche defezione e la pausa natalizia giunge al momento giusto: grazie al fatto di essere composto da 18 squadre, il campionato tedesco è già fermo e riprenderà dopo l’Epifania.

In Spagna

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Nessuna sospensione per Covid nemmeno in Spagna, anche se nella penisola iberica la situazione è sotto osservazione. Nell’Europa Meridionale le pause non sono lunghe come accade a nord, ma ora per la Liga è tempo di recuperare tre match saltati per vari motivi a inizio stagione, mentre la 19esima giornata comincerà il 31 dicembre con Valencia-Espanyol: un po’ di tregua, in attesa di vedere gli sviluppi.

In Francia

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Un discorso analogo può infine essere fatto per la Ligue 1, in campo domani e poi in vacanza fino al 7 gennaio 2022: l’allarme però è già scattato, con il Bordeaux di Vladimir Petkovic che ha annunciato cinque positivi e sta limitando al massimo i contatti all’interno della rosa. In Francia, intanto, i disordini tra tifosi continuano a destare preoccupazione, ma questo è un altro enorme problema.

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