Attacco durissimo del portoghese in un'intervista tv: "Hanno cercato di mandarmi via, di farmi diventare un capro espiatorio". Dopo il Mondiale sarà divorzio?

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato

"Mi sento tradito". Non usa mezze misure Cristiano Ronaldo, per togliersi dalle scarpe quei sassolini che sente da tutta la stagione. Ha scelto il salotto di Piers Morgan, giornalista amico, per sfogarsi in 90’ di intervista tv che andranno in onda mercoledì e giovedì. Il Sun, a firma dello stesso giornalista, pubblica però le clamorose anticipazioni della verità di CR7, che racconta come stia vivendo "il periodo più difficile della mia vita, sia personalmente che professionalmente”, il motivo per cui non ha rispetto per Ten Hag e come allo United "non sia cambiato nulla dai tempi di Alex Ferguson".

Tradito

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"Hanno cercato di mandarmi via, di trasformarmi in un capro espiatorio - dice CR7 in una video anticipazione dell’intervista -. Non parlo solo dell’allenatore, ma anche di 2-3 dirigenti di alto livello del club. Mi sono sentito tradito da tutti loro. E ho anche sentito che ci sono delle persone che non mi vogliono al Manchester United, non solo quest’anno ma anche nella scorsa stagione". Agli occhi di CR7, il suo ritorno ai Red Devils lo scorso anno, dopo la fine della storia con la Juventus, doveva essere una favola. "Ma non è così che la favola doveva finire - dice -. Io scegliendo di tornare ho seguito il mio cuore. Quando Sir Alex mi ha detto che non potevo andare al Manchester City gli ho detto "Ok, boss". Tornando, pensavo che avrei trovato cose diverse, invece allo United è come se il tempo si fosse fermato. A livello tecnologico, di strutture, non è cambiato niente. Nemmeno la palestra o la jacuzzi, nemmeno i cuochi. Ho trovato le stesse cose di quando avevo 22-23 anni".

Ragnick e Ten Hag

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Ronaldo spara a zero su Erik Ten Hag, il tecnico da cui si sente tradito. "Non ho rispetto per lui perché lui non ha mostrato rispetto per me. E se non mi mostri rispetto, non avrai mai il mio". Ma attacca anche Ralf Ragnick, allenatore nella passata stagione dopo l’esonero di Ole Solskjaer. "Hanno preso un direttore sportivo come allenatore. È incomprensibile come un grande club come lo United abbia fatto questa scelta. Hanno sorpreso tutti, non solo me ma il mondo intero. Se non sei nemmeno un allenatore, come puoi pensare di essere il capo al Manchester United? Quando è arrivato non sapevo nemmeno chi fosse. Lo United non è sulla strada giusta: lo sanno tutti nel club, a cominciare da Sir Alex. Anche i tifosi meritano di sapere la verità".

Famiglia

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Cristiano svela anche i motivi familiari che a luglio gli hanno fatto saltare il precampionato con lo United, circostanza che più volte Ten Hag gli ha rinfacciato come motivo della sua scarsa condizione fisica: il portoghese voleva stare vicino alla figlia di 3 mesi, ricoverata in ospedale. Ad aprile lui e Georgina avevano perso uno dei due figli che aspettavano: Cristiano racconta lo stupore nel ricevere solidarietà da tutto il mondo del calcio, ma anche la freddezza dei dirigenti United quando ha comunicato loro che non poteva seguire la squadra in tournée in Thailandia e Australia. Ronaldo racconta di essersi sentito ferito quando ha capito che i dirigenti dubitavano che la figlia stesse male. "La mia famiglia è tutto per me, ancora di più dopo quello che abbiamo passato quest’anno".

Mondiale e poi...

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Ronaldo, che non ha giocato contro il Fulham nell’ultima partita dello United prima della sosta, racconta che vuole andare in Qatar e "vincere il Mondiale per il Portogallo", per poi tornare a Manchester e risolvere una volta per tutte le cose con i Red Devils, in un senso o nell’altro. "I tifosi sono tutto per me: sono sempre dalla mia parte, mi hanno sempre fatto sentire apprezzato. E sono la cosa più importante nel calcio, perché giochiamo per loro. È per questo che faccio questa intervista, perché voglio sentano da me cosa è successo".

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