Per fortuna di Frank de Boer, gli Oranje hanno Memphis Depay, grande protagonista assieme a Dumfries della fase a gironi. Uno che bisogna prenderlo così com'è, perchè il talento è pari alla capacità di stupire.

Tabellone alla mano, l'Olanda di Frank de Boer potrebbe avere la possibilità di arrivare in semifinale. Gli ottavi contro la Repubblica Ceca non sono uno scoglio così insormontabile, così come potrebbe non esserlo un quarto di finale contro la vincente di Galles-Danimarca. Non male per una nazionale che arrivava a questi Europei con più dubbi che certezze, tra l'assenza di Van Dijk, il no a Cillessen a poche ora dalla consegna delle liste e la stagioni altalenante di un calciatore importante come Van de Beek. Ma per fortuna gli Oranje hanno Memphis Depay, grande protagonista assieme a Dumfries della fase a gironi. Uno che bisogna prenderlo così com'è, perchè il talento è pari alla capacità di stupire.

PUNIZIONE - E non solo in campo, anzi. Il Daily Mail riporta una storia raccontata da Wayne Rooney che spiega alla perfezione che tipo sia l'olandese, che dalla prossima stagione vestirà la maglia del Barcellona. Wazza ha conosciuto Depay ai tempi dello United, che lo ha acquistato nel 2015 per 30 milioni di euro su indicazione di Louis Van Gaal, affidandogli addirittura l'iconica maglia numero 7. Ma se qualcuno pensava che la presenza di un connazionale in panchina avrebbe aiutato Depay, aveva capito male. Rooney racconta che a fine 2015, dopo una rete clamorosamente sbagliata in un match contro lo Stoke City, Van Gaal decide di punire il centravanti: prima lo sostituisce all'intervallo e poi lo spedisce il giorno dopo a giocare una partita con la squadra delle riserve.

ROLLS ROYCE - E Rooney, da giocatore di esperienza, dà un consiglio al collega, celebre per un look perlomeno...appariscente. "Gli ho detto guarda, sono ambienti difficili, non ti presentare lì con tutta la tua roba di marca". Chi immagina che Depay abbia preso in parola Wazza non ha ancora capito di chi si parla... "È arrivato alla partita della squadra riserve con la sua Rolls Royce, indossando un giacchetto di pelle e un cappello da cowboy. E io ho pensato 'ma a cosa serve?'". A esprimere se stesso e la sua personalità straripante, che spesso gli è anche valsa scontri frontali con i suoi tecnici (non ultimo Rudi Garcia a Lione). Ma quando poi in campo fa quello che sa fare, agli olandesi va bene anche questo...

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