La stampa spagnola spara a zero sui Blancos e sul tecnico francese dopo la batosta di Valencia. Numeri impietosi e feroci critiche a mezza squadra

Mai dare il Real Madrid per spacciato, ma l’altalena di risultati da due mesi a questa parte sta avvelenando il clima intorno a squadra e tecnico. Se il doppio k.o. in Liga e Champions contro Cadice e Shakhtar aveva fatto scattare i primi allarmi, il crollo subito a Valencia getta ulteriore benzina sul fuoco adombrando la leadership di Zidane, bersagliato da stampa e tifosi. Il tecnico francese finisce sul banco degli imputati per un Real Madrid definito “rovinoso” dalla stampa madrilena. Cambi, rotazioni e scelte discutibili sono i principali capi d'accusa rivolti a Zizou, secondo AS “colpevole di scelte e decisioni suicide”. A inchiodare Zizou e il suo Real sono soprattutto i numeri, i peggiori del tecnico sulla panchina merengue.

I numeri della crisi

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Se Zizou evita di pronunciare la parola “crisi”, ricordando come in passato sia sempre riuscito a risollevare le sorti della squadra nei momenti più delicati, questa volta le fredde statistiche dipingono un quadro quantomeno preoccupante: i Blancos incassano gol da sette partite consecutive, vantano la peggior difesa del doppio ciclo Zidane alla media di 1,5 reti incassate a partita, lamentano il secondo peggior attacco da quando il francese siede sulla anchina merengue e, da inizio stagione, hanno raccolto appena il 54% di vittorie contro il 62% della scorsa annata. In termini di rendimento, andò peggio solo nell’immediato ritorno del francese dopo il periodo buio griffato Lopetegui-Solari, ma quello - fa notare Marca - era un Madrid in caduta libera che aveva l’unico obbligo di limitare i danni.

Tutti colpevoli

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A Zizou si contestano soprattutto i cambi, che contro il Valencia sono arrivati solo dopo il quarto gol incassato, e soprattutto le rotazioni che si rivelano puntualmente controproducenti. Su tutte, quelle che hanno dato l’ennesima chance a gente da tempo nel mirino della critica come Marcelo (presente in tutte le sconfitte rimediate finora e anche a Mestalla tra i peggiori in campo con responsabilità dirette su due dei quattro gol incassati), ma anche come Isco, Vinicius e Asensio, tutti bocciati senza appello. Nel mirino di stampa e tifosi finisce Varane, protagonista di amnesie a ripetizione e a Mestalla responsabile di un goffo autogol che ha lanciato il Valencia verso il successo.

Tegola Benzema

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Perché lasciare Kroos in panchina anche quando Casemiro è indisponibile? Perché insistere su Vinicius, incapace di tirare anche solo una volta verso la porta difesa da Domenech? E perché scommettere ancora su Marcelo, colpevole di aver perso la bellezza di 23 palloni nella nefasta serata di Mestalla? Sono i principali interrogativi che la stampa madrilena sottopone a un Zidane che pare sempre più in confusione a corto di idee. Come se non bastasse, Zizou rischia di perdere il suo goleador, colui che finora ha tenuto in piedi la baracca: Benzema, protagonista del 30% delle reti realizzate finora dai Blancos tra campionato e Champions, è infatti uscito anzitempo contro il Valencia a causa di un problema all’adduttore. Perderlo sarebbe un’autentica mazzata, perché Zizou non dispone di alternative all’altezza. La situazione si fa delicata anche in prospettiva, perché dopo la pausa dedicata alle nazionali il Madrid è atteso da un calendario di ferro: ai Blancos toccheranno infatti due delicatissime trasferte in campionato contro Villarreal e Siviglia prima dell’infuocato derby madrileno contro un Atletico lanciatissimo, mentre in Champions si giocheranno la vita a San Siro contro l’Inter e in Ucraina contro lo Shakhtar. Venti giorni di fuoco in cui i Blancos si giocheranno la stagione. Ma Zizou deve prima spegnere il fuoco che divampa sulla graticola in cui è stato messo da stampa e tifosi.

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