I Gunners battono i Reds con un gol lampo di Marinelli e con una doppietta del nazionale inglese. La squadra di Klopp sta in partita con Nunez e Firmino, ma si arrende e sprofonda in classifica
È l’Arsenal la prima rivale del Manchester City per il trono della Premier League. Il Liverpool all’Emirates consegna alla squadra di Arteta quello che negli ultimi 5 anni è stato il suo posto, cadendo 3-2 in una gara piena di tensione e di emozioni.
I Gunners, che tornano primi della classe con 24 punti contro i 23 della squadra di Guardiola, non hanno giocato la loro miglior partita dell’anno, nonostante siano passati in vantaggio dopo appena 58 secondi, ma l’hanno vinta con quella personalità e determinazione che hanno permesso loro di vincere 8 delle prime 9 partite di campionato. Le firme sono di Saka, autore di una doppietta che include il rigore del definitivo sorpasso, e dello scatenato Gabriel Martinelli, un gol e un assist. Lo stop dell’Emirates è per il Liverpool la conferma della crisi di risultati, caratteristica di questa prima parte della stagione, che aveva convinto Klopp a dichiarare prima di questo k.o. che il titolo è diventato una missione impossibile.
Le chiavi
—L’Arsenal ha vinto con la testa di una squadra sempre più convinta dei propri mezzi e le gambe dei suoi esterni d’attacco. Martinelli nel primo tempo ha fatto a pezzi Alexander-Arnold, travolgendolo con la sua velocità e il suo talento e mettendo sotto gli occhi di tutti la crisi dell’esterno dei Reds, a cui Klopp ha risparmiato la ripresa. Saka dall’altra parte ci ha messo il resto, compresa la freddezza di trasformare il rigore decisivo che al 76’ ha fatto esplodere l’Emirates. Non è stata certo quella passeggiata che sembrava poter essere dopo il gol iniziale di Martinelli, ma una partita così combattuta ha permesso all’Arsenal di mostrare tutto il suo carattere e la sua convinzione, non intaccati nemmeno da qualche sbavatura di troppo in difesa. Il Liverpool è inciampato perché continua a non risolvere i suoi problemi. I Reds meritavano almeno il pari nel primo tempo, dopo aver reagito con personalità allo svantaggio iniziale, ma si sono fatti infilare da Martinelli (la mente) e Saka (il braccio) poco prima del riposo. Klopp ha insistito col modulo a 4 punte e qualche miglioramento si vede, anche se al Liverpool continua a mancare il vero Salah. Il gol di Nunez (quello dell’1-1) dovrebbe aiutare l’uruguaiano a fare passi avanti. Ma i problemi principali dei Reds restano dietro: se Klopp non li risolve, la rinascita del Liverpool, che ora non vince in Premier da tre partite, non può cominciare.
La partita
—Martinelli ci impiega 58” a sbloccare la gara, raccogliendo nell’area del Liverpool un bell’assist di Ødegaard. Anziché dominare, come parevano poter fare nei primi minuti, i Gunners lasciano fare e il Liverpool al 34’ trova meritatamente il pari con Nunez, ben servito da Diaz. Il colombiano al 42’ deve uscire per infortunio, rimpiazzato da Firmino, ma prima del riposo l’Arsenal torna avanti con Saka, che raccoglie in scivolata sul secondo palo uno splendido tiro-cross dello scatenato Martinelli. Klopp riparte senza il disastroso Alexander-Arnold e trova il pari al 53’ con Firmino, che per il suo 6° gol in Premier raccoglie un bell’assist filtrante di Jota e perfora Ramsdale. L’Arsenal preme e torna avanti al 76’ grazie ad un rigore di Saka, concesso per un fallo veniale di Thiago su Jesus. È il colpo del ko, quello che riporta i Gunners in testa alla Premier e li conferma veri rivali del City. E che certifica il momento no del Liverpool.
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