I Gunners battono 4-1 il Crystal Palace con 3 gol delle frecce di Arteta e allungano in vetta, pur con una partita in più rispetto alla squadra di Guardiola

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato

La coppia di esterni d’attacco più forte d’Europa colpisce ancora. Bukayo Saka e Gabriel Martinelli sbrigano per l’Arsenal la pratica Crystal Palace, steso 4-1 con tre gol delle frecce di Arteta per la vittoria che regala all’Arsenal 8 punti di vantaggio in classifica sul Manchester City. Vero che la squadra di Guardiola ha giocato una partita in meno, ma a 10 gare dal termine il divario sembra davvero ampio, in chiave titolo. Anche perché i Gunners, arrivati al 6° successo consecutivo (la loro serie vincente più lunga della stagione) sono una meraviglia, una squadra prima di tutto con due campioni che sulle fasce si esaltano e la rendono irresistibile. I campioni sono proprio quello che mancano al Palace, che comincia il dopo Vieira con lo stesso trend perdente di prima, rimanendo l’unica squadra di Premier a non aver ancora vinto nel 2023 con la 4ª sconfitta di fila che rende sempre più reale la lotta per non retrocedere.

le chiavi

—  

Oltre alle prestazioni dominanti come quella che ha steso il Palace sono i numeri ad incoronare la coppia di esterni dell’Arsenal. Saka, autore di una doppietta e migliore in campo, è l’unico giocatore della Premier in doppia cifra sia per gol (12, suo massimo in carriera) che per assist (10): il suo rendimento continua a toccare nuove vette, la sua crescita soprattutto mentale è alla base della sua consacrazione. Martinelli è il capocannoniere della squadra con 13 centri e con la rete che al 28’ ha sbloccato la partita ha mostrato di aver già mandato in archivio il rigore sbagliato costato l’eliminazione dall’Europa League. L’inglese e il brasiliano hanno entrambi 21 anni: rappresentano sia il presente che il futuro vincente dei Gunners, due fenomeni esplosi sotto la guida di Arteta che hanno grande merito per la stagione eccezionale della squadra. Ma l’Arsenal è favorito per il suo primo titolo dal 2004 soprattutto perché è una squadra, che gioca a memoria in un sistema di gioco in cui gli interpreti si esaltano. Come Granit Xhaka, devastante in mezzo e autore del momentaneo 3-0, o Ben White, efficace più del solito sulla corsia di destra difensiva. Il Palace ha confermato di essere almeno tre livelli sotto i Gunners: la scossa dell’esonero di Vieira è servita solo a ritrovare il gol dopo tre partite di astinenza, non ad impedire la caduta libera che ha portato la squadra in piena lotta retrocessione nonostante il 12° posto, con 27 punti in 28 partite e la serie di 12 gare senza successi che fanno suonare l’allarme rosso.

la partita

—  

L’Arsenal controlla il gioco ma la prima occasione è del Palace, con Zaha che all’11’ colpisce il palo con la palla che rimbalza pericolosamente sulla schiena di Ramsdale finendo in corner. I Gunners dominano e sbloccano al 28’ con Martinelli, che imbeccato da Saka si libera di Ward e segna con un bel diagonale. Prima del riposo arriva il gol di Saka, che chiude un triangolo con White piazzando un sinistro imparabile per Whitworth. L’Arsenal riparte da 2-0 e sfiora subito il terzo gol, con Ward che salva sulla linea un insidioso tiro-cross di Saka prima che sia scaduto il minuto inaugurale della ripresa. Il 3-0 arriva al 55’, firmato da Xhaka su bell’assist di Trossard, ma il Palace poco dopo trova il gol con Schlupp e prova a rendere più interessante il finale. Saka però chiude i conti al 74’, firmando il poker e la sua doppietta personale raccogliendo un assist di Tierney, appena entrato per l’ottimo Zinchenko. C’è tempo anche per il debutto in Premier dell’ex Spezia Jakub Kiwior. L’Emirates alla fine si esalta: “We’re top of the league!”, siamo primi in classifica, cantano in tifosi. L’Arsenal non solo è primo in classifica, ma ha 8 preziosissimi punti di vantaggio sulla seconda e nessuna intenzione di rallentare la sua strepitosa corsa.

Adblock test (Why?)