Dean Saunders ce l'ha con Manè, colpevole di andare a giocare in un campionato come la Bundesliga, non esattamente competitivo. E spiega che alla fine questo trasferimento potrebbe diventare un rimpianto per il senegalese.

Questione di giorni, poi il tridente delle meraviglie del Liverpool di Klopp perderà una delle sue stelle. Ormai non è più un segreto, Sadio Manè è destinato al Bayern Monaco, che pagherà ai Reds 45 milioni di euro per il calciatore che in teoria dovrebbe andare a sostituire Robert Lewandowski nell'attacco della squadra di Nagelsmann. Un addio, quello del senegalese ad Anfield, già scritto, che ha fatto intervenire suisocial persino Jamie Carrragher, che lo ha salutato così: "Il mio giocatore preferito di questa era del Liverpool, Sadio Manè, alla fine se ne va. Basso costo, alto rendimento e mai infortunato, trofei e gol in abbondanza. Una vera leggenda del Liverpool. Grazie Sadio".

Ma non tutti gli ex Liverpool hanno avuto voluto dire addio a Manè con il sorriso sulle labbra. Come per esempio Dean Saunders. Il gallese, che con i Reds ha vinto la FA Cup nel 1992, ha parlato a TalkSport e ha spiegato di non comprendere come il club sia riuscito a farsi scappare uno dei migliori calciatori dell'ultimi decennio. "Non riesco a credere che se ne vada dal Liverpool, non so come si sia arrivati a questo punto. Ha trent'anni, ha passato quasi tutta la sua carriera in questo club. E negli ultimi sei mesi ha giocato il suo calcio migliore di sempre, in alcuni momenti è stato inarrestabile e sempre tra i migliori della squadra". Dati alla mano, complicato dare torto a Saunders.

Che però ne ha anche per lo stesso Manè, colpevole di andare a giocare in un campionato come la Bundesliga, non esattamente competitivo. E chissà che alla fine questo trasferimento non diventi un rimpianto per il senegalese. Che farà certamente bene, ma forse si divertirà di meno. “Segnerà parecchio. Vincono 5-0 tutte le settimane, sono l'unica squadra che può vincere il campionato. Ma non sarà una sfida. Si metterà seduto, si accenderà un sigaro e giocherà con il Bayern senza dover strafare. Gli anni passeranno e si sarà rovinato le due migliori stagioni della sua carriera da calciatore. E quando smetterà, se dirà 'guardate la mia bacheca dei trofei', la medaglia di campione di Germania sarà nella parte posteriore". Manè avvisato, mezzo salvato...

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