Una lunga digressione sulla sua "insolita" vita da calciatore
Paul Scholes scambia quattro chiacchiere con Gary Neville, suo storico ex compagno ai tempi dello United, oggi noto commentatore e opinionista sportivo in Inghilterra.
Le parole di Scholes: "Tanti nascono già con l’impronta dell’atleta, io non ero tra questi. Ero piccolo, grasso e lento. Per di più avevo l’asma. Tutto si riconduce un po’ alla mia vita. Sono cresciuto nei pub quando ero troppo piccolo anche per entrarci. Giocavo fuori mentre i miei bevevano dentro e così ho iniziato anche io. Quando ho iniziato a giocare passavamo anche tutto il venerdì sera dopo allenamento a bere, fino a notte fonda, poi il giorno dopo giocavo. Quando diventai maggiorenne dal giovedì alla domenica ero chiuso nei pub. Certo non ne vado fiero ma giocare nello United non ha cambiato le mie abitudini".
Poi una digressione "sportiva" sul passato nei Red Devils e sulle rivalità in Inghilterra: "I miei rivali erano quelli del City, non il Liverpool. Forse perché sono di Manchester e sento questo match molto più degli altri. D’altronde se nascevo qui potevi essere solo dello United o del City".
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