Sesta vittoria su sei partite per la squadra di Pochettino: servono un rigore di Neymar e la rete di Icardi nel recupero per avere la meglio del Lione. Ed è già fuga in classifica...
Ti aspetti Messi, e invece alla fine la scena è tutta per Icardi, in quella che doveva essere la grande serata d'esordio dell'ex blaugrana, da titolare per la prima volta al Parco dei Principi. Ma contro il Lione, a risolvere la partita ci ha pensato proprio l'ex nerazzurro, quello che non rientrerebbe nelle grazie dell'illustre connazionale. Ma il calcio è fatto così, e sul 2-1 impostato dal dischetto da Neymar, in replica al vantaggio di Paquetà, la firma ce la messa nei minuti di recupero l'attaccante che il Psg avrebbe preferito scaricare durante il mercato estivo. Messi invece era già uscito alla mezzora della ripresa, senza stringere la mano a Pochettino.
Dominio
—Un cambio poco gradito, perché sull'1-1, forse il sei volte Pallone d'oro sentiva aria di k.o., in un secondo tempo dove sembravano saltati tutti gli schemi e in un momento della partita in cui ogni azione poteva essere quella giusta. Sia da una parte che dall'altra. E nonostante tutto sommato il Psg abbia dominato il primo tempo, sia nel possesso che nella gestione del gioco. Donnarumma, pure lui titolare nonostante il ballottaggio sfavorevole della vigilia, nei primi 45' si limita a un paio di interventi di ordinaria amministrazione, rischiando più sugli interventi scomposti degli avversari: al 3' Slimani gli dà un pestone alla mano sinistra; al 26' è Boateng ad abbatterlo in area.
Sterilità
—Dall'altra parte, però, il Psg non crea molto, nonostante Pochettino abbia schierato il tridente delle meraviglie, con in più Di Maria. Assetto ultra offensivo, ma relativamente sterile. Anche per mancanza di automatismi. Nonostante due tacchi smarcanti di Mbappé (17') e Neymar (32') che Messi non sfrutta. L'ex blaugrana si arrangia al 36' quando calcia all'incrocio la punizione dai 25 metri. Unico squillo personale della serata. Serviva di più. Se ne rende conto appunto Pochettino che alla mezzora della ripresa lo richiama in panchina, ricevendo in cambio una mancata stretta di mano e un gesto di stizza. Ma la gara andava vinta a tutti i costi, dopo il vantaggio del Lione, con Paquetà, spietato, colpendo sul primo palo, lasciato scoperto da Donnarumma (9'). E dopo anche il rigore procurato e trasformato da Neymar (21'). Il cambio giusto, Pochettino, lo imbrocca non tanto togliendo Messi, ma inserendo al 37', Icardi al posto di Di Maria. Al 3' di recupero, l'ex nerazzurro lo ricambia con la solita freddezza: colpo di testa su cross di Mbappé. E tre punti assicurati. Anche senza Messi.
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