Una rete per parte con l'espulsione di Kounde che non sposta gli equilibri nel finale. Araujo risponde al ritorno al gol del Papu Gomez
Stringendo i denti il Siviglia mantiene l'imbattibilità in casa. Con rammarico, il Barcellona perde l'occasione per tornare a crescere. Nel recupero della quarta giornata di Liga (rinviata a causa dei tanti impegni dei sudamericani occupati con le rispettive nazionali), gli andalusi sfruttano il vantaggio del Papu Gomez che non segnava da tre mesi e soffrono nel finale in inferiorità numerica.
La partita
—Nel lento e prolungato possesso palla azulgrana del primo tempo, il Siviglia si fa strada provando a sfruttare le ripartenze e gli errori avversari. Dopo il gol annullato per fuorigioco a Rafa Mir (troppo in anticipo il suo scatto in profondità), il vantaggio arriva al 32’. Schema da calcio d’angolo di Rakitic: il Papu parte più esterno di tutti per venire incontro al passaggio rasoterra, vince la rincorsa di un colpevole Abde e colpisce col piatto sul secondo palo, Il Barcellona non si fa prendere dalla fretta ma trova il pareggio solo allo scadere e ancora da corner: al 45’, su crossi di Dembele, Araujo stacca di testa più in alto di De Jong e insacca alle spalle di Bono.
La seconda frazione si apre senza grandi occasioni. Al 64’ l’episodio che sposta gli equilibri: Kounde, provocato da Jordi Alba al momento di una rimessa laterale, viene espulso per aver tirato il pallone addosso all’avversario. Con il vantaggio numerico, il Barcellona sposta il baricentro e alza i ritmi. A dieci della fine l’occasione più nitida: cross morbido di Abde in profondità e colpo di testa di Gavi da pochi metri, finisce sul fondo. Tre minuti più tardi il mancino di Dembele dal limite dell'area si stampa sul palo. In pieno recupero il bolide centrale di Jordi Alba viene controllato da Bono. Un sorriso per Lopetegui sotto la pioggia.
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