Cos'hanno in comune Pelè e Sylvester Stallone? Facile, "Fuga per la vittoria". Il film di John Huston del 1981 li ha messi nella stessa squadra. E di quelle riprese, Sly ha addirittura ancora un ricordo...abbastanza doloroso
Pelé 82 anni. Una vita da film. Come in "fuga per la vittoria". Del resto la Perla nera era protagonista di quel film che scritto la storia del cinema legata al calcio. Nel film di John Huston del 1981, con la partecipazione di altri campioni come Bobby Moore, Osvaldo Ardiles e Kazimierz Deyna, Pelé giocava con Sivester Stallone. Due fuoriclasse, nella stessa squadra. L'attore italo-americano interpretava Hatch, un canadese che non sa giocare a pallone ma vuole prendere parte alla partita per provare a scappare. O Rey era invece Luis Fernandez, soldato dell'esercito del Commonwealth britannico con un talento innato.
DITO ROTTO
—Nulla di più vicino alla realtà, perchè Stallone ha raccontato alla BBC quanto sia stato illuminante vedere giocare, anche se solo a favore di macchina da presa, un campione come Pelè. Anzi, di quelle riprese, Sly ha addirittura ancora un ricordo...abbastanza doloroso. "È stato uno dei momenti più bassi della mia vita, mi ha massacrato. Ho ancora un dito rotto per aver provato a parare un rigore di Pelè! Si è messo un paio di scarpe della Seconda Guerra Mondiale, di quelle con la punta d'acciaio, e il pallone era come una palla di cannone, era due volte più pesante e più duro di quelli che si usano oggi". E così Stallone ha scoperto cosa provavano gli avversari del brasiliano.
RIGORE
—Anche perchè prima delle riprese, Sly la faceva semplice..."Mi aveva detto che avrebbe tirato e io ho pensato 'è calcio, è facile, che c'è di complicato?'. Quindi si avvicina per calciare un rigore e mi dice esattamente dove lo avrebbe calciato. Quindi io mi sono messo lì, ma il pallone mi è sfrecciato accanto senza che io potessi muovermi. L'ha messa esattamente dove aveva detto che l'avrebbe piazzata. E poi lo ha fatto di nuovo, con una forza tale per cui il pallone ha rotto il retro della rete e ha rotto una delle finestre della caserma in cui stavamo girando il film. E io ho pensato 'ma mi state prendendo in giro?'. Ho conosciuto un nuovo tipo di rispetto".
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