Stam e l’addio allo United: “Ferguson mi disse della Lazio a un distributore di benzina”

Jaap Stam non è esattamente qualcuno che le cose le ha mai mandate a dire. In campo l'olandese era il terrore degli attaccanti avversari e qualsiasi allenatore avrebbe preferito averlo in mezzo alla propria difesa, piuttosto che a proteggere la porta degli altri. Da tecnico ha avuto meno successo, nonostante il carisma non gli manchi. E dire che ha avuto qualche maestro d'eccezione, come Sir Alex Ferguson. E proprio del suo periodo allo United l'olandese ha parlato qualche tempo fa a FourFourTwo, raccontando la storia del suo addio a Old Trafford. Una partenza, quella verso la Lazio, non esattamente cercata.

LIBRO - Tutta colpa di Head to Head, autobiografia pubblicata proprio nel 2001, quando poi il difensore è finito a Formello. Nel libro, come riporta il DailyMail, veniva suggerito che Ferguson aveva contattato Stam per portarlo allo United senza il consenso del PSV... Una rivelazione che ha fatto arrabbiare Sir Alex, come spiega l'olandese. "All'inizio mi aveva detto di non preoccuparmi, ma poi prima di una partita mi hanno detto che avrei dovuto parlare con lui il giorno dopo, perchè c'era qualcosa di cui non era contento riguardo il libro. Alle 8 di mattina ero lì, volevo risolvere la questione e gli ho detto 'nel libro non c'è niente di male', ma lui continuava a insistere che non era contento".

CESSIONE -  Talmente poco contento che Ferguson...decide di cedere l'olandese, che pure era una delle stelle della squadra."Più tardi quella settimana stavo guidando verso casa quando mi ha chiamato il mio procuratore, dicendomi che mi avevano venduto. E io gli ho detto 'che cosa?'. Lui mi ha spiegato che mi avrebbero chiamato a minuti. E infatti mi ha telefonato Ferguson, chiedendomi dove fossi. Vivevamo nella stessa zona, quindi mi ha chiesto di aspettarlo per parlare. Mi sono fermato a un distributore di benzina e ci siamo visti lì. Quando è arrivato mi ha detto che il club aveva accettato un'offerta della Lazio. E ventiquattro ore dopo ero a Roma". E per fortuna che Sir Alex gli aveva detto...di non preoccuparsi!