La proprietà non si è presa nemmeno una notte di riflessione, annunciando il cambio poco dopo la fine del match

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato

È finita nel peggiore dei modi, dopo un pesantissimo 3-0 nel posticipo di un turno infrasettimanale. Steven Gerrard non è più l’allenatore dell’Aston Villa dopo il tracollo col Fulham, punto più basso di una stagione cominciata con tante aspettative (“L’obiettivo minimo è rimanere costantemente nelle prime 10, ma questa squadra vale l’Europa” aveva detto Gerrard a inizio stagione) e chiusa già alla 13ª giornata.

La fine

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L’ultimo atto di Gerrard allenatore dell’Aston Villa è stato un disastro in cui la squadra di Birmingham ha concesso un rigore, avuto un espulso e un’autorete. La proprietà non si è presa nemmeno una notte di riflessione, annunciando il cambio poco dopo la fine del match. “L’Aston Villa conferma che Steven Gerrard ha lasciato il club con effetto immediato. Lo ringraziamo per il suo lavoro e il suo impegno e gli auguriamo il meglio per il futuro”. La sconfitta di Londra col Fulham è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché la panchina di Gerrard era pericolante da tempo. “Ti cacceranno prima della fine della partita” è lo sfottò dei tifosi del Chelsea al tecnico affrontato domenica. Inevitabile finisse così, perché quella col Fulham è la seconda sconfitta consecutiva e la quarta gara di fila senza successo per una squadra che in campionato viaggia al 17º posto, con 9 punti in 11 partite, la retrocessione come spauracchio e l’Europa come sogno di una notte di mezza estate.

Rampa di lancio

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Il fallimento di Birmingham ridimensiona anche le ambizioni del Gerrard allenatore. Il 42enne ex bandiera del Liverpool era arrivato all’Aston Villa meno di un anno fa, l’11 novembre 2021, dopo due stagioni e mezzo a Glasgow a far rinascere i Rangers, portati a vincere il primo titolo scozzese dopo il fallimento. L’Aston Villa doveva essere la rampa di lancio per Gerrard, una tappa in cui dimostrare di poter in un futuro non troppo lontano allenare una delle big six della Premier. Non ha funzionato, anche perché Gerrard in questo inizio di stagione non è mai riuscito a dare un’identità precisa alla squadra. È finita in un giovedì di metà ottobre, con un’altra delusione. L’ultima, almeno per l’Aston Villa.

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