Tempi duri per gli automobilisti francesi, cui la Cassazione ha vietato modifiche alle 'plaques' delle vetture: basta simboli, anche calcistici, salvo rivolgersi direttamente ai produttori

L'orgoglio del tifoso in Francia ormai può costare fino a 750 euro. Almeno quello che si concretizza nell'adesivo dello stemma della squadra del cuore incollato con fierezza sulla targa della propria automobile. Lo ha deciso la Corte di cassazione di Parigi, dando ragione ai produttori di placche di immatricolazione, gli unici a poterle modificare anche secondo i gusti sportivi degli automobilisti.

Diatriba

 

In realtà, si tratta di un danno collaterale di una diatriba tra un produttore di targhe e un'azienda di adesivi che vende loghi delle varie province. Anche in Francia, dal 2009, le targhe sono alfanumeriche senza riferimenti al territorio di residenza, se non alla regione che compare su richiesta nella parte destra. Molti automobilisti spesso le personalizzano aggiungendo anche i simboli dei rispettivi “dipartimenti”, ma soprattutto quelli dei club di calcio per cui tifano.

Fedeltà

 

Secondo la normativa attuale, ha ribadito la Corte di cassazione lo scorso 20 dicembre, solo i produttori specializzati possono modificare le targhe, sottoposte a una precisa regolamentazione anche per ragioni di sicurezza, legate per esempio all'effetto catarifrangente. Di conseguenza qualsiasi alterazione, come per esempio con lo stemma della squadra del cuore, ne comprometterebbe l'omologazione e può essere sanzionata con una ammenda di 135 euro, che può salire fino a 750 euro. Così l'unica alternativa è rivolgersi direttamente a un produttore specializzato per stampare sulla targa la prova della propria fedeltà calcistica.

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