L’esonero di Potter (oltre 13 milioni di ingaggio annui per 5 stagioni) è solo l’ultima tappa del fallimento della nuova proprietà. Neppure la gestione di Abrahamovich era arrivata a tanto

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato @dchinellato

Nemmeno Roman Abramovich aveva osato tanto. Il magnate russo padrone del Chelsea per 19 anni aveva fama di mangia allenatori, ma due nella stessa stagione non li aveva mai cacciati. Todd Boehly e la nuova proprietà dei Blues, gli stessi che avevano promesso stabilità e un piano pluriennale di crescita e successi, sono riusciti a fare anche peggio: preso a inizio settembre per rimpiazzare Thomas Tuchel, Graham Potter è stato messo alla porta senza troppi complimenti dopo l’undicesima sconfitta nelle 31 partite del suo regno. E il Chelsea si ritrova, clamorosamente, al punto di partenza.

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