L’allenatore della Virtus Francavilla, Roberto Taurino, ha incontrato la stampa locale alla vigilia della trasferta di Foggia. Ecco le sue parole:
E’ un piacere affrontare un grande allenatore come Zeman, a prescindere anche della grande esperienza che, da salentino, ricordo abbia avuto al Lecce. Penso che sia un punto di riferimento per chiunque faccia questo lavoro. E’ un personaggio che stimo tanto e che sul piano umano venero per la sua coerenza. E’ un uomo che non si è mai piegato a certe dinamiche e la sua coerenza è una qualità incredibile a livello umano. A livello calcistico poi è un allenatore con idee di calcio offensivo che ha portato sempre avanti. Tanti allenatori hanno studiato il suo modo di fare calcio, i movimenti offensivi degli attaccanti e dei centrocampisti, come anche il lavoro delle catene laterali. E’ un grande stimolo incontrare una persona ed un allenatore di questo calibro, su questo non c’è dubbio.
Come affronteremo il Foggia di Zeman? La nostra filosofia dev’essere sempre la stessa: giocare con personalità e avere idee chiare in fase di possesso e di non possesso. Quanto alla strategia, abbiamo lavorato molto coi ragazzi: ci saranno momenti diversi nel corso della gara, loro ci porteranno a fare una partita molto dinamica e a ritmi alti. Il Foggia ti mette in difficoltà con le caratteristiche che ha. Ha molta qualità davanti con gente come Ferrante e Curcio che stanno facendo molto bene, ma non solo loro, anche gli altri. E poi è la solita squadra di Zeman: grande dinamismo, tanti inserimenti, terzini che spingono sempre molto e linea difensiva tendenzialmente alta. E’ normale che per il modo che hanno di interpretare la gara ti diano meno possibilità di palleggiare corto e più opportunità magari di attaccare invece lo spazio. Ma dobbiamo essere bravi noi ad interpretare bene le varie situazioni e bisognerà saper fare tante cose per centrare punti a Foggia. E’ un impegno complicato, difficile, ma anche molto stimolante. Andiamo a giocare allo Zaccheria che è uno stadio vero che ha vissuto la serie A. Sarà un bel banco di prova per noi per vedere a che punto è il nostro processo di maturazione e di crescita.
Tchechua è recuperato e sarà a disposizione. Non avremo Feltrin mentre è da valutare Pierno che ha avuto un piccolo acciacco domenica. Se cambieremo qualcosa? Diciamo che abbiamo lavorato in alcune situazione che abbiamo ritenuto importante mostrare ai ragazzi. Ma noi dobbiamo essere bravi soprattutto nelle idee di squadra che intendiamo proporre, a prescindere da chi scenderà in campo. Abbiamo sempre perso con il Foggia? I numeri sono fatti per essere smentiti e ci affidiamo anche a questo. Ma far risultato a Foggia è sempre dura. Non credo che loro possano avere particolari difficoltà contro le squadre che fanno il 3-5-2. Ho visto la gara contro il Monopoli che fa questo stesso schema e comunque l’hanno portata a casa bene. Noi possiamo metterli in difficoltà se sapremo sfruttare le varie situazioni e se sapremo difenderci con aggressività.
Se mi aspettavo un girone di andata così? Io ci speravo. Se posso dirlo, io penso che non si stia capendo ciò che stiamo facendo. Anche domenica, dopo la vittoria in una partita difficile come quella contro il Monterosi, non ho visto l’entusiasmo che mi sarei aspettato. Siamo stati sempre in posizione medio-alta, stiamo facendo bene giocando anche con tanti giovani, siamo a ridosso delle prime, eppure non c’è il clima di calore che questi ragazzi meriterebbero. E per me è un dispiacere. Questi ragazzi stanno dando l’anima e penso che a inizio torneo tutti avremmo firmato per questa posizione di classifica. Mi piacerebbe che si riuscisse a percepire meglio il lavoro dei ragazzi e che si creasse un clima di maggiore entusiasmo, anche per darci quell’ulteriore spinta. Domenica scorsa, rivedendo la partita, mi sono reso conto che i ragazzi della curva hanno cantato dal primo all’ultimo minuto senza interruzioni: ecco, questo mi ha dimostrato l’attaccamento dei nostri ultrà. Anche il resto della città dovrebbe essere fiera di questo e di ciò che si sta facendo nel calcio a Francavilla. Qui invece si stanno dando troppe cose per scontate. E bisognerebbe tenersi stretto un Presidente come Macrì. Bisogna dare il giusto merito a questi ragazzi e a questa società ed imprimere una spinta emotiva in più. Nella nostra testa c’è l’idea di fare sempre meglio, siamo ambiziosi ma non bisogna mai perdere di vista la realtà. E non bisogna pretendere. Se riusciremo a crearci un sogno sempre migliore, bene, ce lo costruiremo ma senza chiedere la luna a questi ragazzi. E’ questo secondo me l’approccio giusto che bisogna tenere.
Giancarlo Pugliese
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