Domenica il portoghese ha lasciato lo stadio prima del fischio finale dell'amichevole con il Rayo Vallecano facendo infuriare l'allenatore del Manchester United: "Siamo una squadra e devi restare fino alla fine"
"È inaccettabile". Arriva attraverso una tv olandese, ma il messaggio di Erik Ten Hag per i giocatori dello United che domenica non hanno visto tutta l’amichevole giocata a Old Trafford contro il Rayo Vallecano arriva forte e chiaro. E fa ancora più rumore perché tra quelli che hanno lasciato lo stadio dello United prima del fischio finale c’è anche Cristiano Ronaldo, sempre più ai ferri corti col club che vuole lasciare.
LE PAROLE
—La versione ufficiale del club è che CR7 e gli altri avevano il permesso. L’allenatore, che prima dell’amichevole aveva chiesto a tutta la squadra di presentarsi per pranzare insieme e continuare il suo tentativo di creare un gruppo, ha altre idee. "Non intendo lasciar passare quello che è successo - ha detto l’allenatore a Viaplay Sport - . È inaccettabile, per tutte le persone coinvolte. Siamo una squadra, questo significa che devi rimanere fino alla fine della partita". Secondo quanto riferisce il Telegraph, Ten Hag avrebbe già dato seguito alle sue parole, trattando la questione come un problema disciplinare interno.
IL CASO
—Ronaldo, al suo debutto stagionale, era stato sostituito all’intervallo della partita col Rayo Vallecano, la seconda in due giorni per lo United dopo quella di sabato a Oslo contro l’Atletico Madrid. Ten Hag aveva diviso la squadra in due gruppi: chi aveva giocato in Norvegia non è sceso in campo contro il Rayo, ma doveva comunque presentarsi allo stadio. CR7 è stato visto lasciare Old Trafford in auto, seguito poco dopo da Diogo Dalot, che però non era sceso in campo. Il caso segue settimane di tensione, con CR7 che a inizio luglio ha fatto arrivare al club la sua richiesta di essere lasciato andare in una squadra che gioca la Champions League e che ha saltato la tournée di inizio stagione in Thailandia e Australia per motivi familiari. Fin da quando è trapelata la volontà di Ronaldo di cambiare aria, Ten Hag e lo United hanno sempre detto che il portoghese non è in vendita e che è parte integrante dei piani del nuovo tecnico, che sta cercando con disciplina ferrea e un sistema di gioco molto preciso di rilanciare la squadra, reduce dalla sua peggior stagione in Premier.
IL DUBBIO
—Dalla presenza o meno di Ronaldo in squadra dipendono molti dei piani dello United. Cristiano continua a ribadire di voler cambiare aria, ma finora il suo agente Jorge Mendes non è riuscito a trovargli una sistemazione adatta. A turno Barcellona, Bayern Monaco, Psg, Chelsea e per ultimo l’Atletico Madrid si sono tirati indietro. La pista di un ritorno allo Sporting non è praticabile, quella del Napoli di cui la stampa inglese continua a parlare non sostenibile. Ronaldo ha sul tavolo una proposta di 300 milioni di euro in due anni per andare a giocare in Arabia Saudita, ma non la prende in considerazione per la sua volontà di giocare in Champions. CR7 resta una distrazione enorme per il nuovo United: ogni suo movimento viene vivisezionato sulla stampa e il suo caso finisce per oscurare tutto il resto. I Red Devils debuttano in campionato sabato contro il Brighton: secondo Ten Hag, Ronaldo non è ancora in condizione. Ma quanto rumore farebbe se rimasse in panchina, o addirittura in tribuna?
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