Emozionante stracittadina a Vallecas: Modric e Militao non bastano, decide un rigore di Trejo a metà ripresa su segnalazione del Var. Ora il Barcellona è avanti in classifica a +2 su Carletto
Primo tonfo e sorpasso consumato per la banda di Ancelotti, che esce da Vallecas con le ossa rotte. I Blancos cadono 3-2 in una serata decisa dagli episodi, dagli interventi del Var e da una grande prova dei padroni di casa. Il rigore decisivo di Trejo (ripetuto dopo la prima parata di Courtois) condanna il Real dopo dodici giornate d’imbattibilità e consegna il primato provvisorio della Liga al Barça, adesso primo da solo con due punti di vantaggio. Il Madrid cede dopo averla addirittura ribaltata con un uno-due di Modric e Militao. Il Rayo, invece, si gode l’ennesima impresa di una strepitosa prima parte di stagione e, dopo aver conquistato punti anche contro i catalani e contro l’Atletico, si porta ad appena tre lunghezze dalla zona Champions.
FIATO CORTO
—Ancelotti deve rinunciare a Benzema e Rudiger (acciaccati) oltre allo squalificato Kroos. Stesso numero di assenti anche per Iraola, costretto a rimpiazzare Pozo, Andrés e Nteka. Ma a soffrirne maggiormente è il Madrid, vittima anche di un approccio molle come a Lipsia. Come contro i tedeschi, la squadra di Ancelotti viene assalita a un ritmo frenetico con rapidissime trame palla a terra e accusa il colpo. I padroni di casa hanno il merito di approfittare della prima occasione, dopo appena 5’, per rompere l’equilibrio grazie a un perfetto sinistro di prima intenzione di Comesana e non finisce lì. Il Real arranca contro un Rayo che affonda il colpo senza concedere respiro. A tenere in piedi la baracca è solo un gran Courtois, prodigioso in tre circostanze. Per cambiare l’inerzia e invertire la rotta ci vorrebbe solo un'invenzione o un episodio favorevole, esattamente ciò che accade al 33’: lo spunto di Asensio in piena area avversaria induce al fallo Alvaro, che viene punito solo dopo il richiamo della sala Var consentendo a Modric di ristabilire l’equilibrio.
SUPER RAYO
—Una manna dal cielo per il Real, che pochi minuti dopo riesce addirittura a ribaltarla su calcio d’angolo per merito di Militao, lesto a raccogliere un centro di Asensio. L’uno-due dei Blancos però non basta a fiaccare lo spirito dei padroni di casa. La banda di Iraola torna spingere e pressare alto, aggredisce ogni palla vagante e insiste sino a trovare il pareggio prima del riposo con una tremenda botta di Alvaro, che piega le mani di Courtois con un sinistro sul primo palo dopo un confuso batti e ribatti in area. Il ritmo non cala nemmeno dopo il riposo, merito di un Rayo che viaggia a mille all’ora e fa tremare Courtois con i tentativi di Comesana e Camello. Il colpo di scena (doppio) arriva al 65’, con il Var e l’arbitro che questa volta puniscono il Real premiando l’intraprendenza dei padroni di casa: rigore per un tocco di mano di Carvajal e rete di Trejo dopo la ripetizione ordinata da Munuera per un’errata posizione di partenza di Courtois. I padroni di casa tengono botta anche nei caldi minuti finali, quando Iraola viene cacciato per qualche protesta di troppo, mentre i Blancos (questa sera vestiti di nero) non riescono mai a impensierire davvero Dimitrievski. La musica per la banda di Ancelotti non cambia nemmeno con gli ingressi di Camavinga, Lucas Vazquez e Mariano. La conferma che la serata è segnata arriva infine al 90’, quando Rodrygo spedisce alto a un metro dalla linea per la gioia del pubblico di Vallecas.
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