Un colpo di fioretto per risolvere una partita giocata quasi esclusivamente con la sciabola. Nella trasposizione schermistica della partita tra Foggia Calcio e Giugliano è l’attaccante Tonin a segnare la “stoccata” vincente. Con un tocco di esterno-punta segna il primo gol del Foggia Calcio in questo campionato e regala anche i primi tre punti alla formazione di Cudini. Un tocco delicato e preciso in una partita giocata quasi esclusivamente sul fisico, con un Giugliano cattivo su ogni pallone e non disposto a concedere nemmeno un metro di libertà ai rossoneri. Garattoni e compagni non si tirano indietro, costruiscono alcune azioni pericolose, rischiano di capitolare a inizio ripresa e poi la risolvono nel miglior momento degli avversari.
FORMAZIONE – A sorpresa Cudini sceglie Nobile tra i pali (Dalmasso in tribuna) con il rientro dalla squalifica di Garattoni, titolare in difesa al posto di Salines. In attacco, con Tounkara appiedato dal giudice sportivo, spazio dal primo minuto a Embalo, che fa coppia in attacco con Tonin. Alle loro spalle agisce Schenetti nei panni di rifinitore per disegnare il 4-3-1-2 scelto dal tecnico e visto nella seconda parte della partita con il Taranto. L’unico reparto che viene confermato rispetto all’esordio è il centrocampo con Marino play, Di Noia e Martini mezzali.
PRIMO TEMPO – Lo Zaccheria è una desolazione. La partita si gioca a porte chiuse e in un ambiente ovattato. Asettico. Gelido, nonostante i circa trenta gradi di una serata di tarda estate. Il Giugliano erige subito un bunker e aggredisce i portatori di palla in maglia a strisce rossonere. Per trovare spazi bisogna velocizzare ed allargare il gioco, perché per le corsie centrali c’è tanto traffico. Il primo sussulto della partita arriva al 9’. Su cross da destra di Schenetti svetta Embalo che di testa prova la conclusione ma la palla tocca prima un difensore e poi esce in angolo. Sugli sviluppi dello stesso Martini raccoglie una respinta della difesa e colpisce di controbalzo, ma la palla esce a lato di molto. Il Giugliano è tutto negli “strappi” di Di Dio, tanto bravo palla al piede quanto sciagurato nel trattenere eccessivamente la sfera tra i piedi. In uno di questi strappi la palla arriva a Gladestony, che approfitta di un varco aperto nella difesa del Foggia e prova un tiro dai venti metri che Nobile para in due tempi. La vera occasione da gol del primo tempo è però del Foggia. Al 20’ Marzupio sale su in cielo per colpire di testa un angolo di Schenetti ma il portiere Baldi salva sulla linea e devia in angolo. I rossoneri prendono fiducia. Al 23’ un velo di Schenetti taglia fuori mezza difesa del Giugliano e manda al tiro Embalo ma la mira è alta. Al 30’ è il turno dei campani nel farsi pericolosi. Nocciolini di controbalzo scarica il sinistro impegnando Nobile all’intervento in due tempi. Subito dopo l’attaccante si fa male e viene sostituito da Bernardotto.
SECONDO TEMPO – Nel secondo tempo due brividi in apertura. Prima Nobile manca la presa su un angolo ma il Giugliano non ne approfitta. Subito dopo Tonin prova il tocco a scavalcare il portiere ma alza troppo la traiettoria della sfera. Il Foggia arretra, il Giugliano preme ed è molto pericoloso. Al 10’ s.t. Nobile salva il risultato con una prodezza d’istinto. Su un calcio di punizione respinto corto dalla difesa la palla finisce sui piedi di Bernardotto che, solo davanti alla porta, incrocia il destro a colpo sicuro, ma trova i guanti del portiere a salvare in angolo. Sugli sviluppi del seguente corner ancora Bernardotto non approfitta della porta lasciata vuota da Nobile in uscita e in semirovesciata (scoordinata) manda alto. Nel momento in cui il Giugliano sembra poter passare il Foggia segna con Tonin. Corre il 12’ s.t. quando l’attaccante mette giù un lancio lungo, supera Scognamiglio, arriva sul fondo e da posizione defilata, con un tocco di biliardo, infila la palla tra palo e portiere. La squadra esulta nel silenzio dello stadio deserto. Il gol spegne il Giugliano e dà ulteriore spinta al Foggia. Al 20’ s.t. una punizione di Schenetti si alza di poco sulla traversa. Al 25’ s.t. un difensore campano devia in angolo la conclusione di Di Noia, poi Marzupio, sugli sviluppi dello stesso corner, di testa impegna il portiere al salvataggio sulla linea. Nell’ultimo quarto d’ora Cudini spedisce in campo Vacca al posto di Schenetti, posizionandosi alle spalle delle punte. Per il centrocampista è un ritorno al passato, quando nel Benevento aveva mosso i primi passi nel mondo del calcio. Nel finale è solo battaglia ma il risultato si cristallizza. Uno a zero per il Foggia.