Gli Spurs stendono il Norwich e confermano il 5° posto. All'Old Trafford il tecnico tedesco parte con un successo. Il Leeds trova il pareggio in casa solo al 95’ contro il Brentford
Un tris al Norwich permette al Tottenham di conservare il quinto posto, un gol di Fred inaugura l’era-Rangnick al Manchester United con il sorriso. Nella domenica dei grandi allenatori, grande sofferenza per Marcelo Bielsa: il Leeds trova il pareggio in casa solo al 95’ contro il Brentford.
Il tris di Antonio
—Il terzo successo di fila in Premier degli Spurs non è una passeggiata di salute: il Norwich di Dean Smith si arrende solo dopo aver incassato il 2-0. Il primo gol della giornata, al 10’, dopo un’occasione fallita dagli avversari con Pukki, è uno splendido gesto tecnico di Lucas Moura: due avversari saltati in dribbling, dialogo con Son e botta da 22 metri. Il match diventa una battaglia senza tregua: il Norwich replica colpo su colpo. Il momento clou, dopo una chance da urlo divorata dagli ospiti con Idah, scocca al 67’, quando Sanchez indovina la conclusione del 2-0. Il Tottenham si rassicura e Son al 77’ cala il tris.
Fred
—Cristiano Ronaldo in campo nonostante i rumors della vigilia sulle sue condizioni fisiche, Ralf Rangnick sempre in piedi nella sua area tecnica, un gioco più verticale rispetto al recente passato: sono i contenuti base del pomeriggio dell’Old Trafford, con l’esordio sulla panchina dei Red Devils dell’allenatore tedesco, il sesto made in Germania della storia della Premier. Il Manchester United gioca un calcio più moderno e più spettacolare, ma il Palace resiste, coltivando la speranza di fare il colpaccio. La sassata di Fred, al 77’, sul suggerimento di Greenwood, regala il primo successo a Rangnick. I Red Devils sono sesti e Solskjaer appartiene davvero al passato.
Bielsa soffre
—Il Leeds pareggia in casa con il Brentford. I Whites passano con Roberts al 27’, ma i londinesi pareggiano con Baptiste al 54’ e ribaltano la situazione al 61’ con Canos. Bielsa al 72’ inserisce Bamford e il ritorno del centravanti, assente da settembre, è la carta vincente: sua la firma del 2-2 al 95’.
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