Il Chelsea ha subito la sua seconda sconfitta in Premier League: 2-1 contro il Southampton al St Mary's
Il Chelsea ha subito la sua seconda sconfitta in Premier League. Battuto 2-1 dal Southampton al St Mary's. E Tuchel in sala stampa non va a caccia di alibi. Anche perché è difficile trovarne. Questo Chelsea non sembra neanche lontano parente della squadra salita prima sul tetto d'Europa e poi del mondo. Due sconfitte nelle prime cinque partite di campionato entrambe in trasferta e maturate con Leeds e Southampton, non esattamente "big six" Le parole del tecnico tedesco sono riprese da Football London.
Un nuovo KO, dolorosissimo per i blues, a metà classifica dopo cinque giornate. "Non ho la risposta a tutte le domande in questo momento. Evidentemente non siamo abbastanza forti per vincere questo tipo di partite in trasferta. È un po' come accaduto a Leeds, dove pensavamo che il problema fosse non aver segnato. Oggi siamo riusciti a trovare il gol ma non mi sembra che sia tutto ok, anzi. Non siamo abbastanza forti come squadra. Non è una questione di attaccante o di chi gioca lì davanti. La squadra continua a subire su calcio da fermo e gioca un calcio sciatto, senza la giusta determinazione e sbilanciandosi in campo. Siamo stati fortunati a non subire la terza rete".
Il Chelsea non sembra ancora pronto, complice anche il cambio di proprietà, ma mai come quest'anno nessuna big può permettersi il lusso di carburare con calma. Il calendario si infittisce. "Non sono preoccupato per le partite che arriveranno, non temo nessun avversario perché sono ben consapevole delle qualità insite nella mia squadra. Certo, se ci presentiamo con l'approccio avuto qui a Leeds, non possiamo sperare di ottenere grossi risultati lontano da casa. Per quanto riguarda il cambio di proprietà può anche essere un fattore ma non deve trasformarsi in un alibi perché la linea di demarcazione fra spiegazioni e scuse è molto sottile. Dobbiamo trovare soluzioni, poi dopo la fine del mercato tireremo la prima linea per capire chi e quanti siamo e quale ruolo svolgere. E a quel punti tutti, me compreso e per primo, dovranno alzare il livello di prestazione perché l'attuale non può né deve bastarci".
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