Dopo la mancata iscrizione della squadra di Chebba, cittadina di pescatori. Cinque barche hanno preso il largo, tre sono state bloccate dalla Guardia costiera

La squadra di calcio non viene ammessa al massimo campionato e i tifosi, per protesta, si imbarcano e fanno rotta verso l'Italia. L'incredibile vicenda è accaduta a Chebba, una cittadina di pescatori nel governatorato di Madhia, in Tunisia. Una migrazione di massa di cui non sono chiarissimi i contorni e la fine. E soprattutto il senso logico. Lo riferiscono i media locali riportando di un'anomala folla presente stamattina nel porto della cittadina pronta a imbarcarsi. Secondo il presidente del comitato di sostegno al CS Chebba, Noureddine Zaiber, fra i "migranti per protesta" c'erano anche un centinaio di calciatori. Zaiber ha sottolineato alla radio locale "Mosaique fm" che non era nemmeno la prima volta: questa forma di protesta era già stata rinviata altre due.

i fatti

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La Federcalcio tunisina il 17 ottobre ha escluso per un anno dal campionato la squadra Croissant Sportif Chebbien, in quanto colpevole di aver presentato una domanda di iscrizione incompleta e tardiva alla Lega. Il numero uno della società, Taoufik Mkacher, ha innescato una disputa durata mesi col capo della Federazione calcio tunisina, Wadie Jary, pubblicando una serie di post su Facebook che criticavano la mancanza di trasparenza finanziaria e chiedeva un'audizione in Federazione. Quando il 17 ottobre la Federcalcio ha comunicato l'esclusione della CSC, i residenti di Chebba hanno organizzato manifestazioni e uno sciopero generale, e alcuni hanno minacciato di lasciare il paese per protesta. "Visto il silenzio delle autorità, i residenti hanno deciso di lasciare il Paese e dirigersi verso l'Italia", ha detto Mohamed Ali Abbas, membro di un comitato istituito per organizzare la spedizione.

la protesta

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Il comitato aveva allestito una tenda nel porto della città, dove più di 2.000 persone, molti calciatori, si sono iscritte al viaggio. "Questa è un'offerta di migrazione non organizzata. Non c'è nulla di simbolico", ha affermato Moncef Lahmar, membro di un team di supporto CSC. Il corrispondente dell'agenzia di stampa Afp ha comunicato che cinque imbarcazioni piene di tifosi sono state viste lasciare il porto di Chebba ma, quando hanno raggiunto le acque internazionali, la guardia costiera ha chiesto loro di tornare al porto. Due barche si sono rifiutate di eseguire gli ordini e hanno continuato a dirigersi verso le acque internazionali. Non è ancora chiaro, però, se siano ancora in viaggio verso le coste italiane o se siano state riportate verso la costa tunisina.

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