Per garantire il pareggio dal 2024 il club dovrà anche ridurre gli stipendi dei suoi campioni che assorbono 660 milioni: Messi e Neymar vicini all'addio, il perno resta Mbappé a cui si vogliono dare garanzie di crescita

Se la vendetta va servita a freddo, il Psg la prepara per l'estate, imbandendo una tavola per bagordi, facendoci accomodare una punta centrale, un esterno mancino e un mediano di spessore. Almeno è quanto dovrebbe autorizzare il budget che il club dell'emiro del Qatar ha presentato ai controlli Uefa del fair-play finanziario. Certo, i conti sono in rosso, ma in prospettiva il Psg può contare su un fatturato in progressione e anche sulla quota prevista dopo la cessione da parte della Lega del 13% della società commerciale. Ma va ridimensionato il monte ingaggi.

INCASSI

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Secondo il quotidiano Le Parisien, il Psg prevede un aumento del fatturato del 20%, per arrivare a quota 800 milioni di euro. Una buona parte garantito dal botteghino. Secondo uno studio di Deloitte, il Psg, con 132 milioni annui, è il club che genera più incassi di biglietteria in Europa, nonostante uno stadio limitato a 48mila posti, più piccolo di quelli dei grandi rivali continentali. A spingere però la crescita è anche la quota di 200 milioni in tre anni prevista dall'operazione CVC, il fondo di investimenti che ha rilevato il 13,04% della filiale commerciale della Lega. In tutto 1,5 miliardi: il 20% è stato destinato al club della capitale che ha dato valore al campionato francese con le sue star.

TAGLI

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Ma il Psg, per garantire il pareggio di bilancio dal 2024, dovrà anche ridurre gli ingaggi che assorbono 660 degli attuali 730 milioni in bilancio. A cominciare appunto da quelli di Messi e Neymar, che il club francese spera di scaricare nelle prossime settimane. L'argentino, che guadagna 40 milioni, potrebbe cedere alle avance dell'Al Nassr, secondo le voci che arrivano dalla Spagna. Più difficile piazzare altrove il brasiliano che incassa più o meno lo stesso stipendio. Mentre non rientra nei piani dell'emiro di rinunciare a Mbappé, pagato 92 milioni netti stagionali, inclusa la quota triennale dei 180 milioni di premio alla firma, inserito però nell'ultimo bilancio, così da permettere una gestione più agevole dei prossimi budget.

ORO

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Da qui le ambizioni per il mercato estivo all'orizzonte, che dovrà servire appunto anche per convincere Mbappé a far valere la clausola che allunga il biennale sottoscritto lo scorso maggio fino al 2025. Il Psg quindi ha già fissato gli obiettivi. Oltre al centrale dell'Inter Skriniar, con cui ha già trovato l'accordo a gennaio, si cerca un mediano di peso che porti consistenza fisica in un reparto affollato di giocatori magari di talento, ma dalla stazza non imponente. Tra le priorità anche un esterno destro, ma mancino e soprattutto un attaccante centrale, più convincente di Ekitke, costato 40 milioni, mai all'altezza. Elementi che dovrebbero dunque consolidare il progetto di costruire il piano di gioco intorno a Mbappé. E per ripartire di nuovo all'assalto della Champions che da stasera il fuoriclasse parigino deve di nuovo guardarsi in televisione, dicendo addio al Pallone d'oro.

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