Dopo la partita la polizia ha sventato il tentativo degli ultrà di casa di raggiungere uno degli alberghi dove alloggiavano i rivali. Intanto gli ultras dell'Eintracht rimasti in città saranno scortati verso Roma e Salerno
Un trasferimento organizzato per allontanare i tifosi tedeschi dell’Eintracht da Napoli ed evitare altri problemi dopo gli scontri di ieri. È quello che sta succedendo in queste ore. Nella notte un primo gruppo di trecento tifosi tedeschi hanno lasciato il capoluogo dopo il tentativo degli ultrà del Napoli di arrivare all’albergo dopo la partita sventato dalle forze di polizia. In queste ore sono stati approntati i bus dell’Anm che si occuperanno di trasferire (scortati) altri trecento tifosi dall’hotel dove alloggiavano in parte verso Roma, in parte all’aeroporto di Capodichino e in parte a Salerno.
i primi arresti
—Nella notte sette tifosi napoletani sono stati arrestati per gli scontri con le forze di polizia che si sono verificati ieri prima e dopo la gara di Champions tra il Napoli e l'Eintracht. Il numero, secondo quanto riferito dalle autorità, è destinato a salire. Quattro di questi arrestati arresti sono legati ai tafferugli verificatisi sul lungomare della città, nei pressi dell'hotel dove alloggiavano gli ultras tedeschi. Altri tre, in differita, sono stati notificati invece per gli scontri avvenuti nel pomeriggio in piazza del Gesù.
Comitato straordinario
—Intanto, stamani in prefettura è convocato un comitato per l’ordine e la sicurezza straordinario per fare il punto della situazione e la conta dei danni degli scontri a piazza del Gesù. “Quello che è successo a Napoli è sconcertante e preoccupante se pensiamo alla gente che ieri era in strada e all’esempio che viene dato da questi gruppi ultrà. Abbiamo assistito a un fenomeno di violenza che ormai va ben oltre l’evento calcistico”. Lo ha sottolineato Sergio Amato, procuratore aggiunto di Napoli, in collegamento con Rai News. “Ritengo che le forze dell’ordine abbiano fatto un lavoro eccezionale, paradossalmente hanno saputo limitare i danni al massimo, ma per fronteggiare questi eventi - ha spiegato il magistrato - serve intervenire sul piano normativo sotto il profilo dell’effettività delle sanzioni e di una fase cautelare più rigida. Dal punto di vista giudiziario, insomma, sarebbero necessarie norme più incisive. I club in questi ultimi anni hanno fatto tantissimo ma a volte questi fenomeni di violenza urbana avvengono anche a chilometri di distanza dagli stadi. Quello che i club possono fare ulteriormente è isolare del tutto questi gruppi violenti e delegittimarli agli occhi della popolazione. I tifosi tedeschi che sono stati arrestati, saranno processati e giudicati, saranno valutate le loro posizioni. Gli altri, che stanno tornando a casa, sono stati tutti identificati. Le indagini dovranno accertare anche se è vero che questi ultrà abbiano agito contando sul gemellaggio con tifoserie di altre squadre italiane. Ripeto, questi gruppi hanno bisogno della partita come occasione per uscire allo scoperto, sono organizzazioni strutturate che pianificano ogni cosa”.
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