Via in un solo colpo tutti i fantasmi. Sparisce quello della sconfitta (immeritata) con il Benevento; sparisce quello del Picerno, da mesi diventato “spauracchio” del Foggia (tre sconfitte e un pareggio negli ultimi quattro scontri diretti e otto gol subiti); si allontana quello della zona retrocessione, che a lungo ha angosciato i tifosi rossoneri nei primi due mesi di quest’anno. Il Foggia Calcio batte con un netto 2-0 il Picerno e continua a denotare importanti segnali di crescita dopo la rivoluzione del mercato invernale. Un gol per tempo di Salines e Rolando piegano la resistenza di quella che, prima del match, era la terza forza del campionato nonché la squadra rivelazione della stagione.
FORMAZIONE – Out Rizzo e Carillo (per quest’ultimo la stagione è ormai finita), il tecnico Cudini è costretto nuovamente a reinventare la difesa del suo 3-4-3. Il terzetto titolare davanti al portiere Perina è composto dal rientrante Di Noia, perno centrale, con Salines ed Ercolani ai suoi lati. In mediana, accanto ai centrali Odjer e Tascone, agiscono gli esterni Vezzoni e Silvestro. In acanti il tridente titolare con Santaniello centravanti, Millico a sinistra e Rolando sul lato opposto.
PRIMO TEMPO – Il match è una partita a scacchi tra i due tecnici. Il Picerno prova a mettere in difficoltà il Foggia con un offensivo 4-2-4. Esposito e Albertini agiscono larghi ai lati di Santarcangelo e Petito (che ha compiti di cucire tra centrocampo e attacco). La mossa ha il “merito” di far arretrare di molto il raggio di azione di Silvestro, costretto sulla difensiva per una terza linea che spesso diventa a quattro. Proprio dagli esterni, al 12’, arriva la prima azione pericolosa del Picerno. Novella dal fondo mette al centro per Petito, che da buona posizione devia in rete ma Perina respinge. All’atteggiamento aggressivo dei lucani corrisponde, però, una farraginosa manovra di costruzione del gioco, che talvolta, troppo leziosa e senza mordente, concede spazio al recupero palla dei rossoneri. Il Foggia è più armonico nell’orchestrare le sue azioni, ma pecca nella rifinitura. Sono bravi i rossoneri quando devono recuperare palla, grazie al controllo di Odjer e Tascone su Pitarresi e Gallo, ma questa marcatura, libera Petito (attaccante del Picerno) tra le linee, quando si abbassa per ricevere il pallone. Al 33’ il Foggia ha la palla buona per il vantaggio. Salines apre splendidamente per Vezzoni, che con un controllo orientato addomestica il pallone con il petto e si lancia sulla corsia di sinistra. Improvvisa sterzata che manda al bar il marcatore e palla per l’accorrente Millico, che da ottima posizione esita nel calciare a rete preferendo l’affondo in area, dove l’azione non ha sbocchi e viene agevolmente controllato da un nugolo di difensori. Ma l’appuntamento con il gol è solo rimandato. Al 42’ il Foggia passa meritatamente in vantaggio. Angolo pennellato da Millico, il portiere Merelli esce timidamente, Salines lo sovrasta di testa e deposita in rete. Uno a zero. Al 45’ nuovamente Millico prova a incantare lo Zaccheria. Prende palla a sinistra, rientra sul destro saltando un avversario, per poi calciare a rete dal limite. La palla esce di un soffio con in sottofondo l’urlo di dispiacere dei tifosi.
SECONDO TEMPO – Al rientro per la ripresa il Picerno presenta tre elementi nuovi. Entrano D’Agostino, Ciko e Ceccarelli al posto di Petito, Novella e Gilli. Il ruolo di guastafeste tra le linee lo fa Esposito, francobollato da Salines, che si dedica al suo controllo in marcatura. Il Picerno ha voglia di ribaltare la partita, ma è il Foggia a raddoppiare, smorzandone ogni velleità. Al 47’ Santaniello e Rolando combinano in area, con quest’ultimo che scaglia un tiro potente che si infila nel sette della porta avversaria. Due a zero. Al 53’ il Foggia divora il tris con Millico. Il lancio lungo dalla difesa lo trova da solo, in posizione regolare, lanciato per vie centrali verso la porta del Picerno. Un rigore in movimento che l’attaccante manda a lato con un rasoterra impreciso. Al 60’ il Picerno torna a dare segnali di vita. D’Agostino dai venti metri calcia a rete senza impensierire Perina, che para il pallone centrale del neo entrato. Al 64’ il Picerno va in gol con Esposito, imbeccato da una sponda di Santarcangelo, ma l’arbitro aveva già fermato il gioco per un fallo di mano di quest’ultimo. Al 68’ il Foggia cambia. Escono tascone e Santaniello, rilevati da Martini e Gagliano. Al 74’ ancora Rolando manda a lato un’incursione dalla destra, finalizzata senza la necessaria precisione. Al 76’ Martini fa tutto da solo, entra in area, salta col sombrero un avversario, un secondo con un colpo di testa ma non riesce a scavalcare il portiere in uscita. La partita perde mordente, si gioca senza troppa lucidità e fioccano gli errori da una parte e dall’altra. All’82’ D’Agostino è bello stilisticamente nel tentare la semirovesciata volante su cross proveniente da destra, ma la mira è da dimenticare. Altri cambi nel Foggia. All’84’ escono Di Noia e Rolando, sostituiti da Tonin e Riccardi. Resta invariato il 3-4-3. Nel finale trova spazio anche Manneh che rileva Millico. Il fischio finale regala l’esultanza dei rossoneri che si stringono in gruppo a centrocampo e danzano sotto la Curva Sud. La Nord, deserta, resta in contestazione nei confronti della società.