Leicester sogna il… Leicester di Ranieri, di nuovo grazie a Jamie Vardy. La sua è una favola partita dal basso, o meglio… dalla fabbrica. La carta in più di quella squadra fu infatti l’operaio Jamie Vardy, uno dalla gavetta lunga e anche piuttosto problematica. È cresciuto nelle serie minori con una cavigliera elettronica al piedi: al fischio finale aveva il coprifuoco, era stato condannato infatti dopo una rissa scatenata nell’intento di difendere un amico disabile. Con Ranieri però Jamie si è preso la più grande rivincita della sua vita: nato brutto anatroccolo è diventato uno stupendo principe grazie a quel Leicester. Anche se quando è stato acquistato nel 2012 non tutti l’avevano presa bene, anzi.
UN MILIONE – E quindi, dopo che Rodgers ha comunicato che l’attaccante rimarrà fuori qualche settimana per un problema di ernia, al bomber non resta che sfogliare…l’album dei ricordi social. E sul suo Twitter spunta il post di un tifoso che risale proprio a quando le Foxes lo hanno prelevato dal Fleetwood Town per un milione di sterline. Una cifra importante, perchè nessun calciatore non professionista era mai stato pagato tanto nel campionato inglese. All’epoca Vardy aveva dimostrato eccome di saper segnare nelle categorie inferiori, ma non si era mai spinto oltre la National League, la quinta divisione del pallone di Sua Maestà. Normale quindi che ci fosse un certo scetticismo nei confronti di un acquisto del genere da parte del Leicester.
AFFARE DEL SECOLO – E l’utente Jack Nex era uno dei più critici, considerando che il 18 maggio 2012, all’annuncio dell’arrivo di Vardy, aveva scritto: “Il Leicester ha acquistato il calciatore dilettante Jamie Vardy per un milione di sterline. A che punto è arrivato il calcio!”. Nè lui nè nessun altro (a parte i compagni di squadra del centravanti, come ha ricordato qualche giorno fa Ben Marshall) immaginava che per il club quello sarebbe stato l’affare del secolo, paragonabile solo all’acquisto di Kantè dalla seconda divisione francese. Quindi anche Vardy non se l’è presa troppo con chi non aveva troppa fiducia nelle sue capacità e si è limitato a ripostare quel tweet con un’emoticon pensierosa e una che se la ride a crepapelle. Del resto, le sue soddisfazioni se le è già ampiamente tolte in altra maniera…