Sono le piccole cose a fare la differenza. Tutti lo sanno ma pochi danno a questa espressione il peso che merita. Eppure ci sono delle storie che fanno capire che le piccole decisioni possono influenzare una giornata, un anno o addirittura una vita. Indossare una maglia o un’altra; percorrere la solita strada oppure guidare su un percorso alternativo; cucinarsi il pranzo o… ordinare da asporto. Lo sa bene Jordan Brightman-Charles che per aver ordinato da Mc Donald’s tramite UberEats ha avuto modo di entrare in contatto con Roberto Carlos. Anzi, con…un paio di Roberto Carlos.

137 KM/H – Il tifoso del Chelsea è molto attivo sui social anche per via del proprio lavoro: è un social media editor di un canale YouTube molto seguito come Imperial WharfFC. Il ventunenne, quindi, dopo aver notato il nome del rider che era stato incaricato a portargli il cibo ordinato, pubblica su Twitter la schermata. “Roberto Carlos sta prendendo in carico il tuo ordine”, dice l’applicazione. Sorpreso dal nome del fattorino, il ragazzo aggiunge una didascalia: “Mi tirerà il cibo da 40 metri“. E la cosa preoccupante, penseranno gli estimatori dell’ex terzino del Real Madrid, è che potesse farlo a 137 km/h come la punizione in Francia-Brasile del 1997. Ma meglio scherzarci su, piuttosto che pensare che la sua squadra del cuore, il Chelsea, ha la mancata firma del terzino tra i suoi maggiori rimpianti di sempre.

IL CANTANTE –Né a me né a mia madre andava di cucinare così abbiamo deciso di prendere cibo da asporto con UberEats. Ho visto la notifica ‘il tuo rider si chiama…’ e ho visto il nome di Roberto Carlos“, spiega Jordan a Sportbible. “Pensavo di avere le allucinazioni così ho aperto l’app per verificare che il rider si chiamasse davvero Roberto Carlos. Appena l’ho twittato le notifiche sono impazzite, non me lo aspettavo”. Il ragazzo racconta di una simpatica chiacchierata con l’autista che spiega di essere stato chiamato così in onore di Roberto Carlos Braga, il cantante, non il calciatore.

LA RISPOSTA – Troppe notifiche: Jordan vuole mangiare in pace e silenzia Twitter. Ma i suoi amici cominciano a mandargli dei messaggi consigliandogli di accedere e di verificare cosa fosse successo sul web. Tra i tanti messaggi, qualcuno chiede: “Com’era il cibo?“. E il tweet è di Roberto Carlos, quello vero. Insomma, non capita tutti i giorni di avere uno scambio con due diversi Roberto Carlos. Il potere della tecnologia. E dell’amore per il calcio in tutte le circostanze.

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