Nelle ore della crisi ucraina, via il marchio russo Gazprom e allontanato dal cda il rappresentante dell’azienda, uomo di fiducia di Putin. Una decisione non indolore per il club tedesco, gravemente indebitato

Un passo indietro, per prendere una posizione netta. Lo Schalke ha deciso di togliere, con effetto immediato, la dicitura “Gazprom” dalle maglie. A comunicarlo è stato il club tedesco con un tweet. “Con riferimento agli accadimenti e agli sviluppi degli ultimi giorni, abbiamo deciso di togliere ogni riferimento al nostro sponsor principale dalle maglie”. Tale decisione è avvenuta dopo un confronto con gli esponenti tedeschi della Gazprom.

LA SITUAZIONE

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Sabato lo Schalke giocherà nella seconda divisione contro il Karlsuher. In tale circostanza il club di Gelsenkirchen giocherà con la scritta “Schalke 04” sul petto. Non è però ancora deciso se resterà così o se si cercherà un nuovo accordo con un’altra azienda. “Informeremo in futuro circa eventuali prossimi passi della società”. Non solo però, perché lo Schalke ha comunicato anche l’allontanamento di Matthias Warning dal consiglio di amministrazione. L’uomo viene infatti dalla Gazprom, viene considerato un uomo di fiducia di Vladimir Putin, oltre ad essere amministratore delegato della Pipeline Nord Stream 2, una società legata a doppio filo con la Gazprom.

Decisione non indolore

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“Siamo scioccati dalle immagini che arrivano dall’Ucraina”, ha detto il capo ufficio stampa dello Schalke Marc Siekmann. Sono 15 anni che la Gazprom è sponsor principale dello Schalke, società che, è giusto ricordarlo per evidenziare l’importanza della decisione del club, è gravemente indebitato. La Gazprom, al momento, versa circa 10 milioni di euro l’anno allo Schalke in cambio della pubblicità. Solo pochi mesi fa l’accordo fra le parti era stato prolungato fino al 2025. Ora però la collaborazione è a rischio. Lo Schalke ha deciso di fare un passo indietro. Per prendere una posizione netta.

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