È nato in Inghilterra e prima del 2021 non aveva mai messo piede nel Paese che sta rappresentando ai Mondiali in Qatar. Merito del nonno...
Ha il nome di un cantante rock americano e rappresenta la Polonia. Il cognome non finisce in -owski e il taglio di capelli ricorda Nick Carter, frontman dei Back Street Boys. Il viso è spigoloso, gli occhi chiari, il sorriso sincero, e il suo nome ci dice che con Varsavia c’entra poco.
POLACCO PER?
—Matty Cash è nato in Inghilterra e gioca con l’Aston Villa, ma stasera debutterà al Mondiale con la Polonia. Lui che a Cracovia non c’era mai stato. Prima del 2021, infatti, Cash non aveva mai messo piede nel Paese di suo nonno, Ryszard Tomaszewski, mentore e guida scomparso otto anni fa. “Non ha fatto in tempo a vedermi con la sua maglia”. Storia particolare la sua. Un giro del mondo che tocca l’Iran, l’India, l'Africa e infine l’Inghilterra, ultima tappa di un viaggio iniziato con la Seconda guerra mondiale e finito lontano da casa. Wladyslaw Tomaszewski, papà di Ryszard, è morto durante i bombardamenti dopo l'invasione dei tedeschi. La Polonia fu stretta a tenaglia tra i nazisti e l’Unione Sovietica, così la famiglia fu deportata in un campo di lavoro in Siberia. Ryszard, sua madre e le due sorelle. Nel 1941, grazie a un’amnistia di Stalin verso i prigionieri di guerra polacchi, i Tomaszewski cercarono di rifarsi una vita fuori dalla Polonia.
GIRO DEL MONDO
—Il Guardian ha ricostruito il giro del mondo in modo dettagliato: Teheran, Nuova Delhi, Tanganica - Stato africano che non esiste più, ora c’è la Tanzania -, e infine Liverpool. È il 1948, la guerra è finita da tre anni e il Piano Marshall aiuterà a ricostruire i Paesi piano piano. Negli anni Sessanta Ryszard diventa ingegnere e conosce Janina, donna polacca arrivata in Inghilterra per incontrare sua sorella. I due diventeranno genitori di Barbara, futura mamma di Cash, e il resto è storia: "Ho dei parenti in Polonia - ha raccontato un paio di anni fa - ma li ho mai incontrati. Mia madre è l’unica della famiglia ad avere rapporti con loro, so che sono orgogliosi di me”. Papà Stuart ha giocato a calcio per un po’, terzino mancino dalla bella corsa tra Wycombe e Chesterfield, mentre suo fratello Adam insegna calcio ai ragazzini nel nord di Londra. Cash, anche lui “full back” dal grande passo, ripercorre le orme del padre. E oggi sfiderà il Messico.
EX COMMESSO
—Matty ci ha messo un po’ prima di diventare professionista. Nel 2014, a 16 anni, lavora come commesso in un negozio d’abbigliamento. Turni da cinque ore in cui si diverte a dare consigli ai clienti. “Il calcio vero era una chimera, ma ci credevo”. Nel frattempo aiuta le persone a costruire i propri outfit, dando un parere sulle taglie, sui prodotti e sui colori più adatti. Per un po’ ha lavorato perfino in un negozio di giocattoli, il Daniel Department Store di Windsor: “Il duro lavoro mi piaceva, sono sincero”. Il pallone ovviamente di più, ma quando il Wycombe Wanderers - la squadra di papà - scioglie il settore giovanile per mancanza di fondi il giovane Matty si ritrova con il borsone fuori dal cancello. “Avevo 16 anni, fisicamente non ero come gli altri, e poi a scuola ero un disastro”. Uno a cui le cose entravano da un orecchio e uscivano dall’altro, come ha raccontato a Sport Bible. “Volevo fare il calciatore”, diceva, ma perfino sua madre era scettica.
A NOTTINGHAM
—La svolta? Un’amichevole contro il Nottingham Forest a 17 anni. Un tempo ad alto livello in cui convince gli scout a dargli una chance. Cash si sta allenando con la FAB Academy, ma quel test gli cambia la vita. Un osservatore si avvicina, gli fa i complimenti, gli chiede se è disposto a trasferirsi e se magari ha già firmato un contratto con qualche altra squadra. Matty, ingenuo ma spontaneo, gli risponde che in realtà un accordo ce l’ha, ma come commesso al River Island. Il resto è storia. Nel 2016, due anni dopo, debutta in Championship con il Nottingham e non esce più. Nel 2020 l’Aston Villa lo porta al Villa Park per 16 milioni di sterline: 82 presenze e quattro gol in tre anni (tutti la stagione scorsa). A novembre 2021 ha debuttato con la Polonia. Il primo gol è arrivato a giugno 2022 contro l’Olanda. Il Mondiale è per i parenti che sente ogni tanto, per quei pomeriggi da commesso e per suo nonno, fiero e orgoglioso da lassù.
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