Dalla porta dell'Empoli alla vetta della Premier, il n. 1 italiano si racconta: "Avrei firmato col sangue per venire qui. In Inghilterra si corre tanto, in Italia nelle stesse situazioni compensiamo con letture tattiche. Destiny? Qui uno come lui spicca" 

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato

È il miglior portiere di questa prima parte di 2023-24 in Premier League, ma sembra interessargli poco. "Non mi soffermo troppo sulle statistiche", taglia corto Guglielmo Vicario. Eppure nel Tottenham primo in classifica in solitaria, che nell’anticipo di domani sera si gioca in casa del Crystal Palace la possibilità di mettere 5 punti di distanza tra sé e Manchester City e Arsenal e passare un altro weekend in testa, c’è tantissimo di questo portiere che a 27 anni si sta giocando alla grande quella che considera l’occasione della vita. Quando il Tottenham in estate lo ha preso dall’Empoli, in molti a Londra si sono chiesti chi fosse e perché fosse lui il prescelto. Dopo le prime 9 partite, nessuno ha più dubbi che Vic, come lo chiamano i suoi nuovi tifosi, sia perfetto per il Tottenham: nessuno ha mantenuto più volte la porta inviolata (4 volte in 9 partite), nessuno ha una percentuale più alta di parate di lui (84,2%, Alisson del Liverpool, il secondo, è al 76,2%), Eppure per Vicario la Premier suona ancora come un sogno da vivere fino in fondo. Uno che ha fortemente voluto, uno di cui si ripete ogni mattina che fa parte. Uno da cui non vuole svegliarsi.

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