Saranno anche tempi duri per i club, con i problemi economici dovuti alla pandemia che si fanno sentire. Ed è vero che in questa stagione, più che nelle altre, quello di esonerare un allenatore è un lusso che non tutti posso permettersi, perchè pagare due stipendi, spesso assai corposi, non lo fa a cuor leggero neanche chi ha risorse pressochè illimitate. Ma a tutto c’è un limite e se le prestazioni della squadra sono ampiamente al di sotto di quello che si aspettano la dirigenza e i tifosi, beh, l’esonero è comunque dietro l’angolo. Come sta imparando a sue spese Patrick Vieira, allenatore del Nizza.

ESONERO – Anzi, ex allenatore, perchè come spiega L’Equipe è arrivata la decisione di sollevare l’ex Milan, Juventus e Inter dall’incarico. Il tutto dopo il match casalingo di Europa League contro il Bayer Leverkusen, che doveva rappresentare l’ultima speranza di proseguire il cammino europeo, ma che alla fine si è trasformato nella conferma matematica che i rossoneri sono fuori dalle competizioni continentali. Non che in campionato le cose vadano molto meglio. Il Nizza è dodicesimo, con 17 punti in 11 partite. Un qualcosa che i tifosi non hanno apprezzato, al punto che, come racconta il Daily Mail, hanno deciso di fermare il pullman prima dell’arrivo allo stadio per far capire ai calciatori l’aria che tira. Non che alla fine sia servito troppo…

INEOS – E quindi a breve dovrebbe arrivare l’ufficialità dell’esonero di Vieira, anche perchè la società è parecchio ambiziosa e le prestazioni della squadra non collimano con quelle che sono le intenzioni della proprietà. Il club è stato acquistato lo scorso anno da Jim Ratcliffe, uno degli uomini più ricchi del Regno Unito, fondatore della Ineos, che dopo gli investimenti nel ciclismo ha anche deciso di gettarsi a capofitto nel calcio che conta. L’inglese avrebbe voluto la Premier League, magari acquistando il Chelsea da Abramovich, ma l’idea di sviluppare un club in Ligue 1, dove in fondo gli avversari con parecchie disponibilità economiche sono limitati, lo ha convinto di più. Peccato che, nonostante i soldi già spesi sul mercato, la squadra non abbia carburato. E si sa, in casi simili…paga sempre l’allenatore…

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