Successo in rimonta sull'Aston Villa nell'ultima giornata, con doppietta di Gundogan. Al Liverpool non basta la vittoria sul Wolverhampton
Termina con il botto la Premier League: gli ultimi novanta minuti della stagione regalano un finale da thriller ad ogni piano della classifica. Il Manchester City brinda da campione d’Inghilterra, ma che fatica! La squadra di Guardiola (1ª con 93 punti) va sotto due volte contro l’Aston Villa di Gerrard (14º con 45) per poi svegliarsi nel finale (doppietta di Gundogan e gol di Rodri) e chiudere il match con un 3-2 che le permette di tenere il Liverpool a -1. Anche i Reds (2º posto con 92) vivono una domenica sulle montagne russe: il Wolverhampton (10º con 51) va avanti al 3’ e solo nella ripresa la banda Klopp riesce mettere la freccia verso i tre punti (finisce 3-1 ad Anfield: gol di Mané, Salah e Robertson), inutili però a completare la rimonta verso il titolo. Il Chelsea termina la stagione da terzo (a quota 74) e lo fa battendo 2-1 un Watford (19º con 23) già retrocesso. L’ultimo posto in Champions se lo prende il Tottenham di Conte (4º con 71): gli Spurs fanno la voce grossa contro il Norwich, ultimo (22 punti), grazie alle doppiette di Son e Kulusevski (0-5). In Europa League ci va l’Arsenal (5º con 69), che stende 5-1 l’Everton (16º con 39). E, nonostante il k.o. per 1-0 in casa del Crystal Palace (12º con 42), anche il Manchester United di CR7 (6º con 58). Questo perché il West Ham (7º con 56) emula i Red Devils e ne prende tre dal Brighton (9º con 51): gli Hammers devono così accontentarsi della Conference League. Il Leeds (17º con 38) batte di misura il Brentford (13º con 46) e si salva, mentre scende di categoria il Burnley (terzultimo con 35), sconfitto 1-2 dal Newcastle (11º con 49). Il Leicester (8º con 52) chiude la stagione con il poker al Southampton (15º con 40).
Manchester City-Aston Villa 3-2
—I primi a rompere il ghiaccio, all'Etihad Stadium, sono gli ospiti: cross di Digne, colpo di testa di Cash e palla alle spalle di Emerson (37’). Il City ci prova in tutti i modi ma manca di precisione: al 50’, da buona posizione, Jesus spara alto. L’Aston Villa di Gerrard si dimostra più cinico. E al 69’ si porta sul doppio vantaggio con lo spunto di Coutinho. Partita finita? No. Perché il City si sveglia e in due minuti rimette le cose in chiaro: prima, al 76’, Gundogan (entrato al 68’) batte Olsen di testa, poi, al 78’, Rodri segna con una conclusione di potenza che si spegne nell’angolino. L’inerzia dell’incontro è tutta dalla parte della banda Guardiola. Gundogan veste i panni di match winner e all’81’, con un tocco da due passi, regala ai suoi il titolo di re di Inghilterra (per il secondo anno di fila, il quarto negli ultimi cinque anni).
LIVERPOOL-WOLVERHAMPTON 3-1
—Pronti, via e i Wolves la sboccano ad Anfield: rinvio di Sa, portiere ospite, Jimenez prende palla e crossa per Neto, che trafigge Alisson (3’). Il Liverpool non ci sta, alza il ritmo e al 24’ rimette i conti in equilibrio con Mané, servito da Alcantara. Anche nel secondo tempo il copione non cambia. Gli ospiti reggono l’urto (29 tiri totali dei Reds ma solo 8 nello specchio). Nel finale la squadra di Klopp legittima quanto prodotto. A sbrogliare la matassa è Salah (capocannoniere di questa Premier), in rete dopo la pizzata di testa di Matip (84'). La parola fine all’incontro la mette Robertson (89’): finisce 3-1 ma la vittoria in rimonta non basta per prendersi anche il campionato.
NORWICH-TOTTENHAM 0-5
—L’asse juventino porta bene agli Spurs di Conte. Al 12’ Kulusevski sfrutta l’assist di Bentancur per il vantaggio londinese. Al 32’ il portiere locale, Krul, serve involontariamente Bentancur: da lì la palla arriva a Kane, che a porta sguarnita fa 0-2. Il Tottenham ha una marcia in più (e maggiori motivazioni): al 64’ Kulusevski cala il tris. Alla lista dei marcatori si aggiunge pure Son, in gol al 70’, e poi, di nuovo (dalla distanza), al 75’: con 23 reti il coreano è con Salah il miglior marcatore della Premier 2021/2022.
ARSENAL-EVERTON 5-1
—I Gunners mettono la freccia nel segno di Martinelli, che si procura (tocco di manco di Iwobi su un suo tiro) e trasforma il rigore del vantaggio (27’). L’Arsenal raddoppia poi al 31’ con il colpo di testa di Nketiah su assist del solito Martinelli. L’Everton accorcia le distanze nel recupero di frazione (45+3’) con van de Beek. Nella ripresa altro uno-due micidiale della banda Arteta: Cedric spedisce il tris sotto alla traversa (56’) e poi serve a Magalhaes la palla per il poker (59’). Odegaard, in gol su assist di Pepe, chiude la contesa all’82’.
CRYSTAL PALACE-MANCHESTER UNITED 0-1
—Sotto gli occhi di Ten Hag, prossimo allenatore dello United (in panchina a Selhurst Park), i Red Devils vanno in svantaggio al 37’, quando Zaha buca la difesa ospite e manda avanti la banda Vieira. Nella ripresa il copione non cambia. La squadra di Rangnick, prima oggi di Cristiano Ronaldo (non convocato per infortunio), ci prova ma non basta. E alla fine deve alzare bandiera bianca.
BRIGHTON-WEST HAM 3-1
—Prima dell’intervallo c’è spazio per la magia di Antonio, che spedisce all’incrocio il vantaggio del West Ham (40’). Il Brighton risponde in avvio di ripresa con il gol di Veltman, imbeccato da March (50’). E nel finale la squadra di casa piazza il colpaccio, completando la rimonta. I gol sono di Gross (80’) e poi, in pieno recupero, di Welbeck.
CHELSEA-WATFORD 2-1
—La squadra di Tuchel va sull’1-0 all’11’ con il tocco di Havertz su assist di Kenedy. Contro un avversario già retrocesso il Chelsea, ormai sicuro di un posto in Champions, dovrebbe limitarsi a gestire. Ma la contesa si riapre, di colpo, nel finale. Su suggerimento di Masina, all’87, Gosling pareggia i conti. Un paio di minuti e Barkley, imbeccato da James, ci mette la testa (in tutti sensi) e regala ai suoi la vittoria.
BURNLEY-NEWCASTLE 1-2
—La gara di Turf Moor si accende al 20’. Tocco di mano di Collins e rigore per il Newcastle: dal dischetto Wilson non sbaglia e mette in salita il pomeriggio del Burnley. All’ora di gioco Wilson batte ancora Pope (60’). I padroni di casa si svegliano tardi: al 69’ Cornet accorcia le distanze ma non evita la retrocessione ai suoi.
BRENTFORD-LEEDS 1-2
—Parte con il piglio giusto il Leeds: al 19’ c’è lo 0-1 di Gelhardt, gol che però viene poi annullato per offside. L’appuntamento con il vantaggio ospite è rimandato alla ripresa. Fallo di Raya su Raphinha: il brasiliano, dal dischetto, non perdona (56’). La reazione del Brentford si concretizza nel finale: all’80' Canos fa 1-1. All’82' biancorossi in dieci per rosso (doppio giallo: il primo per essersi tolto la maglia nell’esultanza) a Canos, protagonista nel bene e nel male. Con l’uomo in più il Leeds non si fa pregare due volte. E al 90+4’, all’ultimo respiro, brinda alla salvezza grazie al gol in extremis di Harrison.
LEICESTER-SOUTHAMPTON 4-1
—Dopo un primo tempo a reti inviolate, le Foxes passano in vantaggio in avvio di ripresa: ci pensa Maddison a ribadire in rete un tentativo di Vardy (49’). Ed è proprio Vardy, al 74’, l’autore del raddoppio del Leicester. Al 79’ c’è un rigore per il Southampton (fallo di Tielemans su Armstrong), trasformato da Ward-Prowse, ma "Le Volpi" allungano di nuovo le distanze, all’81’, con Perez, che poi in pieno recupero firma il poker locale (90+6’).
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