Non c'è pace in Ligue 1: ad Angers travolta la sicurezza, a Montpellier 16 feriti dopo un'imboscata a un pullman dei tifosi ospiti
Anche ieri è finita in rissa. Non in campo. Anzi, si. Stavolta però non tra giocatori. Anzi, in parte. Sono comunque scene di calcio post pandemia quelle che macchiano le giornate del campionato francese, con cadenza ormai settimanale. Ad ogni turno, emergo uno o più episodi di violenza tra tifosi e non solo. Ieri ad Angers, come in realtà pure a Montpellier e a Metz, al termine della sfida con il Psg, conclusa tra spinte e insulti tra giocatori e un tentativo di invasione di campo da parte degli ultrà.
Feriti
—Ma i fatti più gravi, ieri, sono successi ad Angers che ospitava il Marsiglia. A partita conclusa, senza grandi emozioni e senza fatti particolari in campo e sugli spalti sullo 0-0, è cominciato il caos in curva. Un gruppetto di ultrà locali ha attaccato gli ospiti e il servizio di sicurezza è stato travolto, non potendo impedire che il campo diventasse di nuovo una sorta di ring, come il 22 agosto a Nizza. Sono dovuti intervenire di nuovo i celerini per riportare un po' di calma. Nel pomeriggio invece a Montpellier, gli ultrà del club di casa avevano organizzato un'imboscata a un pullman di tifosi ospiti all'uscita dell'autostrada. Anche qui, altra scena di caos e un bilancio finale di 16 feriti leggeri.
Insulti
—In serata, invece, si è infiammato pure il finale di partita tra Metz e Psg. La squadra della capitale ha strappato la vittoria solo al 95', ma l'ultima azione è stata preceduta da una serie di falli, ammonizioni ed espulsioni (del capitano Bronn e del tecnico Antonetti) che hanno fatto salire la temperatura anche nella curva degli ultrà locali. E così al fischio di chiusura, qualche tifoso ha tentato di scendere sul terreno di gioco, dove il portiere Oukidja ha cercato di venire alle mani con Mbappé. Tra spinte e insulti, le due squadre alla fine sono tornate in spogliatoio, mentre l'allenatore del Metz ha criticato apertamente non la direzione di gara, ma pure l'atteggiamento un po' troppo altezzoso a suo dire del campione del Mondo francese.
I provvedimenti
—Il 22 agosto, le scene della rissa generale tra ultrà, giocatori e staff di Nizza-Marsiglia avevano fatto il giro del mondo. La commissione disciplinare ha inflitto tre gare a porte chiuse per il Nizza, cui è stato ritirato un punto in classifica. Ma pure altre due gare senza spettatori al Lens, in seguito agli incidenti di sabato scorso, sempre tra ultrà, nel derby con il Lilla, durante la pausa, con tanto di invasione di campo e il secondo tempo ritardato per mezzora. Amazon, che detiene i diritti tv per 8 gare a giornata, ha deciso di non mostrare, se non di sfuggita, gli incidenti che hanno provocato pure il ricovero di un paio di adolescenti, colpiti alla testa dal lancio di seggiolini. I giudici della Lega hanno poi sentenziato la chiusura del settore ultrà del Lilla fino al 6 ottobre, e ormai lo stesso potrebbe essere deciso per il Velodrome di Marsiglia. Domenica, anche al Parco dei Principi, un bambino di 11 anni è finito nell'infermeria dello stadio dopo essere stato colpito alla testa da un seggiolino lanciato dal settore dei tifosi del Lione, infuriati al gol di Icardi, al 93'. Il club dell'emiro però ha invitato il piccolo e i familiari in tribuna Vip per seguire una partita del Psg in tutta serenità.
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