Nella seconda semifinale l’Athletic va sotto contro i colchoneros, poi costruisce la rimonta su due calci d’angolo. Domenica a Riad la sfida al Madrid

Niente derby madrileno in finale di Supercoppa spagnola. A raggiungere il Real Madrid all’appuntamento decisivo di domenica a Riad è infatti l’Athletic Bilbao, che stende i Colchoneros per 2-1 ribaltando i pronostici della vigilia dopo una rimonta da infarto. I baschi di Marcelino tornano così a giocarsi il titolo dopo il trionfo della scorsa edizione, ma questa volta in finale non troveranno il Barça. I campioni in carica ringraziano un micidiale uno-due di Yeray e del nuovo entrato Williams nell’ultimo quarto d’ora, mentre la banda del Cholo fa un altro passo indietro dopo i timidi segnali di ripresa di inizio anno. I rojiblancos si illudono con un’autorete di Simon al 61’, ma crollano improvvisamente terminando la sfida in 10 per l’espulsione diretta di Gimenez nel recupero.

Il cambio

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Per l’occasione Simeone sceglie di rispolverare i tre centrali, puntando su un 3-5-2 con Llorente e Carrasco sulle fasce e la coppia Felix-Correa in attacco. Il portoghese la spunta dunque su Suarez, tornato al gol in Coppa del Re dopo un digiuno di oltre due mesi. Il Cholo punta quindi sulla rapidità ai lati e su un mix di fantasia e imprevedibilità in attacco. Senza Griezmann, fuori per infortunio, l’unico punto fermo è quel Correa che da seconda punta ha trovato l’abito adatto per esprimere tutto il potenziale, traducendo il tutto in gol e assist come mai prima d’ora da quando è in Spagna.

Gollonzo

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Il 4-4-2 di Marcelino invece tiene testa ai Colchoneros e, dopo qualche pericoloso sbandamento in avvio (gol annullato per fuorigioco e grande occasione per Joao Felix), i baschi assumono anche il pallino del gioco. Lemar e Inaki mettono pepe alla serata reclamando un rigore per parte, nel frattempo Sancet fa il bello e cattivo tempo ammattendo la difesa madrilena. Eppure, salvo i primi 10’ a ritmi alti, il primo tempo scivola via in equilibrio. Stesso copione nella ripresa e nessun cambio di marcia da parte dell’Atletico nonostante gli ingressi di Lodi e De Paul. A rompere il clima soporifero è un pasticcio di Yerai e Unai Simon su un colpo di testa di Joao Felix al 62’, un tentativo apparentemente innocuo su angolo, me che finisce per rimbalzare sul palo e sulla schiena del portiere basco varcando la linea di porta.

il ribaltone

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Rabbiosa la reazione dei baschi, che inizialmente vengono stoppati due volte da Oblak. Ma alla banda di Marcelino basta insistere poco per trovare il premio desiderato. A prenderselo, al 77’, è lo stesso Yeray che un quarto d’ora prima aveva contribuito al pasticcio: perfetto stacco su angolo di Muniain e pareggio. Tutto da rifare per i Colchoneros, a cui prova a dare una scossa Suarez nell’ultima mezz’ora. Ma a fare la differenza sono ancora l’entusiasmo e la freschezza dei baschi, bravi a completare il ribaltone in quattro minuti. C’è anche stavolta lo zampino di un calcio d’angolo provocato da un mezzo miracolo di Oblak: Nico Williams sullo sviluppo dell’azione trova l’angolino basso. È il sipario sull’Atletico, perché non c’è più modo di provare a rialzare la testa. I Colchoneros chiudono anche in inferiorità numerica per un’entrataccia di Gimenez a gamba tesa.

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