Conferenza stampa pre-Derby in sala “Fesce” per Zdeneck Zeman. Ecco come ha risposto alle domande della stampa foggiana.
D: Quali sono le sue sensazioni alla vigilia di questa che sicuramente non è una partita come tutte le altre? E cosa le ha detto il Presidente, per il quale, da barese, è senz’altro un derby nel derby?
Io qualche derby l’ho già giocato. E’ una partita importante, ma sicuramente più importante per l’ambiente che per noi. Noi vogliamo sempre dare il massimo e giocare sempre per vincere ma i punti in gioco sono sempre tre, anche se per tifoseria e società è un momento che può dare prestigio oppure mandarti giù. Poi è ovvio che in una partita così se si fa bene è meglio, quindi noi dobbiamo cercare sicuramente la massima concentrazione, lavorando come per le altre partite ma con più attenzione: per rispetto della nostra gente noi dobbiamo cercare di fare qualcosa di più. Intanto io sono contento di vedere più gente allo stadio. Il Presidente? Non lo sento da quando ho firmato il rinnovo del contratto.
D: La presenza di Beppe Signori i giorni scorsi ha dato una carica o consigli alla squadra?
Non credo abbia dato consigli ai giocatori, più che altro si è fatto tante fotografie con loro, che non c’erano quando lui faceva i gol. (Sorrisi, ndr)
D: Come ha visto la squadra dopo la sconfitta?
Dopo una sconfitta non si sta bene, però io penso che la squadra si sia resa conto di ciò che ha fatto e dove abbia sbagliato, anche se ripeto il concetto: per me hanno sbagliato altri in quella partita, e purtroppo questo ci succede spesso. La difesa troppo alta? La difesa alta serve ad accorciare il campo. Poi è normale che se non ci sono i tempi giusti tra centrocampisti ed attaccanti è più facile prendere contropiedi. Ma non è quello che ha deciso la partita. Io ho sempre preferito rischiare per fare qualcosa in più in avanti piuttosto che dietro.
D: In avanti Merola sembra meno integrato negli schemi. E’ d’accordo con questa analisi?
Non sono d’accordo, anche se penso renda di più in mezzo al tridente piuttosto che all’esterno. Però al centro c’è già Ferrante che è il capocannoniere, anche se sul piano del gioco forse in mezzo è più utile Merola. Lui ha delle qualità ma deve rendersi conto che anche da esterno deve giocare da attaccante. Poi magari nella partita di Torre del Greco avevano anche il compito di difendere sugli esterni avversari e forse per questo non si è riusciti a fare la fase offensiva con lucidità.
D: Nicolao sta facendo molto bene, anche se gioca in una fascia non sua. Col recupero di Garattoni tornerà a sinistra?
Noi avevamo due terzini destri, Garattoni e Martino: ora non è disponibile nessuno dei due e allora si è dovuto arrangiare Nicolao. Però non è detto che un mancino non possa giocare a destra o viceversa. Se poi a sinistra potrà giocarsi il posto con Rizzo? Vedremo. In questo momento non si sta giocando il posto con nessuno, è assente anche Rocca che per me può giocare in quel ruolo.
D: Anche il Bari non viene da un buon momento. Cosa ne pensa di questa squadra?
Se è primo in classifica e ha fatto tanti punti in più rispetto alle altre vuol dire che ha qualcosa di più degli altri. Io credo ce l’abbia più sul piano delle individualità piuttosto che dell’organizzazione di squadra. Speriamo di riuscire a metterli in difficoltà come già avvenuto all’andata, soprattutto sul piano del ritmo e dell’intensità. Anche se la squadra non sta al meglio dopo 9 partite in un mese. Spero che abbiamo ancora un po’ di birra. Il portiere? Ci sarà ancora Dalmasso perchè attualmente è l’unico che sta bene.
D: Quanto è cambiata la squadra rispetto alla partita d’andata.
Penso che la squadra stia meglio rispetto all’andata ma peggio sul piano dei giocatori a disposizione e delle possibilità di scelta. All’andata ne avevo 24 disponibili, adesso al massimo 20, ma con 2 in non buone condizioni. Però non mi lamento di questo. Degli infortunati non so dire chi sia più vicino al recupero. Io spero di riaverli presto ma non dipende da me: dipende dai medici e dai progressi che fanno loro. Anche da quanto saranno convinti. Perchè molti magari non stanno bene ma non rinunciano al campo. Qualcun altro invece sta meglio ma rinuncia perchè si spaventa.
Giancarlo Pugliese
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