L’attesa è per definizione il tempo in cui si aspetta. Si può restare in attesa di un amore, di un consiglio, di un gesto o anche semplicemente di una risposta che però può decidere la direzione che prenderà un’intera esistenza, in questo caso il futuro prossimo del Foggia.
L’attesa di qualcosa può amplificarne il desiderio. Nel tempo trascorso aspettando possono crescere le aspettative e la voglia di mettersi in gioco. Nell’attesa si ripongono, a volte, tutte le speranze per il futuro che presto o tardi realizzerà i nostri sogni più intimi di tifosi e di quanti hanno a cuore le sorti del calcio a Foggia. Questa volta non c’è attesa per una richiesta di iscrizione ad un campionato, non c’è attesa per una promozione in C da una sentenza di giustizia sportiva ma solo e solamente attesa per una programmazione che ad oggi non ci è dato conoscere, per degli obiettivi che tutti attendono di sapere, per delle scelte inevitabili che riguarderanno tutti gli assetti a partire da quelli tecnici oltre agli eventuali aspetti societari. Placa ed in un certo senso “ammorbidisce” la tensione in Città verso questi aspetti, la vicenda politica di un Sindaco e di Amministratori pubblici agli arresti ed altri che probabilmente li seguiranno in questa brutta vicenda che tanto discredito butta ancora una volta addosso alla nostra bella Città. Anzi ci si chiede se questa ultima brutta vicenda non finirà per allontanare eventuali interessi “esterni” verso il Foggia. Del resto se non “gradiscono” gli imprenditori locali potranno mai farlo quelli esterni estranei alle vicende foggiane? Ed allora viene quasi da dire “Evviva la Pintus, Evviva Felleca, Evviva Davide Pelusi!” Senza di loro chissà se oggi potremmo ancora scrivere di calcio professionistico a Foggia.
Buon Calcio a tutti!