ORGOGLIOSI DI VOI.

Orgogliosi di voi, così dettava uno striscione che accoglieva i rossoneri al loro rientro da Bari. Intanto tanto di cappello agli ultrà che dapprima hanno incitato la squadra alla vigilia della sfida, mostrando poi un senso di maturità verso una formazione che pur non brillando in terra barese, non ha fatto dimenticare le fatiche, i sacrifici che gli hanno permesso di stupire.
Detto ciò e tenendo appunto sempre a mente il risultato finale inaspettatissimo, bisogna dunque fare un distinguo tra l’intero torneo e la sfida che ha di fatto chiuso l’attuale stagione agonistica.
Sulla partita contro i biancorossi è giusto dire che i galletti non hanno rubato nulla, ma alla luce dei fatti a mio avviso avrebbe più meritato un Catania per ciò che aveva mostrato. Le differenze le ho ravvisate nella strategia pre-gara adottata da Auteri rispetto a Baldini. Premesso che parliamo di due squadroni, il catanese ha inteso da subito chiudere la sfida col risultato ma non finalizzando come voleva, grazie anche ad un briciolo di fortuna e di un grande Fumagalli, ha finito per indebolirsi mentalmente. Strategia sciagurata di Baldini e intelligenza tattica del nostro Marchionni, lo ribadiamo (sia pur attraverso un rispolverato Balde, mai troppo considerato e buttato in campo anche per cause di forza maggiore). A Bari invece, dove avevamo,  come unici punti a favore, serenità ed entusiasmo, le cose sono andate al contrario. Un Foggia quasi timoroso contro un avversario che pur non partendo a mille ha sfruttato le ormai arcinote lacune difensive, creandosi spesso autostrade nella metà campo avversaria. Stavolta però Fumagalli non è bastato. E pensare che nei primissimi minuti sembravamo all’altezza di poter rintuzzare le offensive biancorosse, ma come detto il divario era troppo. Ribadendo l’impressione che persino dal punto di vista mentale sembravamo noi quelli contratti, a differenza degli avversari. E pensare che la foto di quella che avrebbe dovuto per noi essere la partita è tutta racchiusa nell’azione del gol rossonero, dove emergevano le difficoltà difensive biancorosse, a partire da una certa staticità dei difensori e di un ritrovato coraggio dei nostri. Con quel sussulto in cuor mio pensavo ad un cambiamento della nostra partita, ma un eurogol alla Del Piero ha poi chiuso definitivamente la contesa. Ovviamente pur non avendo grosse aspettative, la delusione comunque è stata palpabile contro i rivali di sempre e lo dimostra il silenzio assordante dei tifosi immediatamente dopo la partita. Preso dunque atto della chiusura del nostro torneo mi piace piuttosto trovare degli spunti positivi anche nel post-Bari. Intanto avessimo vinto son certo che molti di noi avrebbero iniziato ad intravvedere il materializzarsi di un sogno e volendo essere realistici sappiamo delle scoppole prese con le squadre che ci hanno preceduto in classifica e dunque se non ci buttava fuori il Bari ci avrebbe pensato qualcun’altro, pur considerando che in un torneo del genere i pronostici vanno spesso a farsi benedire. Di positivo c’è che quando per una questione numerica formazioni dai costi altissimi vedranno sfumate le loro ambizioni (ne sale una sola), comprenderemo ancor di più il valore di ciò che ha fatto il Foggia in questo torneo (tanti under, pochi soldi, etc). Di positivo che d’ora in poi avremo più tempo per programmare la prossima stagione. Avremo un’intera estate per versare fiumi di parole su tutto ciò che riguarda questo argomento. Signori l’era Pintus è iniziata. F. F

Rino La Forgia 

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