Dopo aver rifiutato il mega rinnovo, Kylian ha ribadito la volontà di voler lasciare a tutti i costi i parigini. Che per cederlo al Real vogliono almeno la stessa cifra che pagarono al Monaco nel 2017. Se se ne andasse, i qatarioti punterebbero Pogba
Vuole andarsene, Kylian Mbappé. A tutti i costi, o quasi. E così anche il Psg nelle ultime ore soppesa con maggiore flessibilità il rischio di perdere un giocatore di primo piano a zero euro, a fine stagione. E quindi nella capitale francese non si esclude più a priori il divorzio, entro fine agosto. La situazione però rimane in stallo. Lo stretto spiraglio aperto dal club dell’emiro del Qatar è legato anche all’esperienza dell’estate del 2019, quando Neymar tentò di tornare al Barcellona. Il Psg allora accettò di ascoltare eventuali proposte, ma nessuna fu considerata all’altezza del valore del fuoriclasse. Lo stesso potrebbe succedere con Mbappé, nonostante qualche differenza non marginale, visto che il parigino ha rinunciato a un rinnovo quinquennale da 25 milioni netti.
euforia
—Per ora quindi va registrata almeno la posizione meno categorica del Psg che potrebbe alimentare l’ottimismo del Real Madrid. Finora non sono arrivati segnali concreti dalla Spagna, e comunque Florentino Perez dovrebbe formulare una offerta di un montante sufficiente a far tentennare un club che considera di non aver bisogno di vendere, né di privarsi di una delle sue tre stelle dell’attacco. Un tridente, quello composto da Messi, Neymar e appunto Mbappé, che fa del Psg il principale candidato per la Champions League. L’addio al francese potrebbe essere compensato dall’euforia che ha accompagnato l’estate parigina. L’innesto di Messi ha travolto in positivo il club della capitale che registra numeri inattesi su ogni fronte: commerciale, di sponsor, sui social e mediatico a livello planetario.
quote
—In ogni caso, Mbappé potrebbe essere ceduto solo per montanti davvero elevati. Si vocifera di una trattativa che potrebbe sbloccarsi solo a partire dal prezzo pagato nel 2017 al Monaco: 145 milioni cash, più 35 alla rivendita. A tali quote potrebbe instaurarsi un dialogo costruttivo entro il 31 agosto. Dall’esito non scontato, perché l’impressione è che il Real Madrid non sia ancora in grado di spingersi a tanto, soprattutto per un giocatore che potrebbe poi portarsi in Liga a zero euro, tra dieci mesi. Nel frattempo Mbappé ha respinto la proposta di prolungare il contratto di cinque anni, più uno in opzione, secondo RmcSport. Un no anche a 25 milioni netti, che di fatto, al lordo, lo equipara agli ingaggi di Neymar e Messi che però beneficiano di vantaggi fiscali riservati ai cittadini stranieri. Il parigino esclude anche di entrare in guerra con il Psg. Per questo non rischia di finire fuori rosa come Neymar nel 2019 che fu messo ai margini a titolo cautelare, il tempo di ascoltare le proposte del Barcellona, che si rivelarono tutte insufficienti. Neymar allora si rassegnò a rimanere e poi trascinò i compagni sino in finale di Champions. Il francese rispetterà per principio la scelta del club, ma con la determinazione di cambiare maglia a giugno, da svincolato. Anche se in fondo il Psg spera sempre che la convivenza con un fuoriclasse come Messi possa indurre l’attaccante a riflettere di nuovo su un rinnovo. Magari non sul lungo periodo, ma sufficiente per scavalcare il Mondiale in Qatar che si svolgerà nel tardo autunno del prossimo anno. Per arrivare così a una separazione consensuale nel 2023.
mercato
—Non è una novità che l’emirato voglia arrivare all’atteso torneo Fifa, il primo in Medioriente, con il pieno di visibilità che solo un tridente spettacolare come quello del Psg di oggi può garantire. Se si imponesse una vendita, non andrebbero quindi esclusi colpi di rilievo sul mercato. Il club dell’emiro potrebbe reinvestire la somma incassata dalla cessione di Mbappé per assicurarsi altri top player. E Paul Pogba potrebbe diventare l’obiettivo prioritario per occupare il posto lasciato libero da Mbappé. Ma per questo c’è ancora tempo.
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